Non si placano le proteste filo-palestinesi a anti israeliane in alcune delle maggiori università statunitensi. La newyorchese Columbia University, capofila delle proteste, ha annunciato che per il resto del semestre gli studenti potranno seguire le lezioni online, invece che in presenza. Questo, dopo che molti studenti di fede ebraica hanno denunciato episodi di antisemitismo e altri hanno espresso preoccupazione per il clima di violenza che si respira nel campus.

Altri atenei, in tutto il Paese, sono alle prese con una situazione simile. Dall’inizio della guerra tra Israele e Hamas, molte università hanno fatto fatica a conciliare il diritto alla libertà di espressione con la sicurezza all’interno delle strutture. A lungo tollerate, le proteste sembrano ora ingovernabili, con i manifestanti che chiedono agli atenei di prendere le distanze dalle aziende della difesa che hanno rapporti con Israele e altri che invocano la distruzione dello Stato ebraico. Lunedì è intervenuto il presidente Joe Biden, che ha condannato i toni «antisemiti» di molti slogan intonati dai manifestanti. Martedì, arrivando nel tribunale di Manhattan dove si svolge il processo a suo carico per i pagamenti in nero alla pornostar Stormy Daniels, è intervenuto sulla questione anche Donald Trump. «Quello che sta accadendo è una disgrazia per il nostro Paese ed è tutta colpa di Biden», ha detto l’ex presidente parlando con i giornalisti.

Le tensioni hanno raggiunto l’apice la scorsa settimana, quando oltre 100 manifestanti filo-palestinesi che si erano accampati davanti al campus della Columbia a Manhattan sono stati arrestati. Gli arresti hanno portato a nuove proteste e nuovi accampamenti e arresti lunedì notte. La polizia di New York ha riferito che 133 manifestanti sono stati arrestati alla New York University e poi rilasciati, con l’ordine di presentarsi in tribunale per rispondere di vari reati. Lunedì, le proteste avevano coinvolto anche altri campus dell’Ivy League e del Nordest, come Yale, Harvard e il Mit. Nel resto del Paese, la California State Polytechnic University ha annunciato che il campus rimarrà chiuso fino a mercoledì dopo che alcuni manifestanti avevano occupato l’edificio. All’Università del Michigan, a Ann Arbor, i manifestanti hanno allestito un accampamento con oltre una trentina di tende.

Nel frattempo, l’Alto commissario Onu per i diritti umani, Volker Türk, ha chiesto l’apertura di un’indagine indipendente sulla morte delle persone i cui corpi sono stati ritrovati nelle fosse comuni rinvenute in due ospedali della Striscia di Gaza, il Nasser di Khan Younis e l’Al-Shifa di Gaza City. Una notizia che rischia di infiammare ancora di più gli animi nei campus Usa. 

(Marco Liconti/corrispondente LaPresse)