Il Ministero dell'Interno dell'Arabia Saudita ha eseguito una sentenza di pena capitale, ieri, nella regione della Mecca, nei confronti di un cittadino condannato per aver adottato l'ideologia "takfirita", per aver aderito a organizzazioni terroristiche e per aver finanziato il terrorismo.

Come riferisce il quotidiano panarabo di proprietà saudita "Al Sharq al Awsat", l'uomo, Saleh bin Said bin Ali al Karbi, che secondo le autorità aveva aderito al "takfirismo" (forma di islam radicale che considera i musulmani di scuole diverse come apostati), era accusato di aver occultato informazioni sull'attentato del 2014 contro il valico di confine di Wadia e contro la sede dei servizi segreti del governatorato di Sharura, rivendicato dall'organizzazione Al Qaeda nella Penisola Araba.

Un altro capo d'accusa per il quale è stato riconosciuto colpevole è la partecipazione al conflitto in Yemen. Il Ministero dell'Interno saudita ha sottolineato l'impegno del governo del Regno «nell'instaurare la sicurezza, nell'attuare la giustizia e nell'applicare le leggi di Dio contro chiunque attenti alla sicurezza dei cittadini o versi il loro sangue».