Si combatte a Soledar la città della regione del Donetsk, al momento le notizie sono contrastanti perché da Kiev si dice che il centro abitato non e stato ancora completamente conquistato dai russi, una versione che in maniera singolare coincide, a differenza di molte altre volte, con i dispacci di agenzia di Mosca. I funzionari del Cremlino e la Tass affermano infatti che permangono sacche di resistenza anche se secondo i separatisti filorussi la parte occidentale di Soledar e stata presa mentre i combattimenti per il resto del territorio continuano.

E certo però che la città, che prima della guerra contava almeno diecimila abitanti, e praticamente rasa al suolo dal martellamento delle artiglierie, nei rifugi sotterranei rimangono cinquecento persone tra cui 15 bambini che non e possibile evacuare a causa dei pesanti scontri. Chi invece canta vittoria e da per ormai sotto controllo Soledar è Yevgeniy Prigozhin, l oligarca soprannominato il cuoco di Putin diventato ricco con i servizi cerimoniali esclusivi per il Cremlino, ma che è il capo e fondatore del gruppo mercenario tristemente noto come Wagner.

Secondo Prigozhin non c'è più resistenza e a supporto ha prodotto delle foto che lo ritraevano in sicurezza tra le macerie. Un prova convincente. Non per il Cremlino dunque, una discrepanza che fa intravedere una possibile crepa nell establishment russo e una guerra mediatica per acquisire rendite di posizione. Non è un mistero che negli ultimi tempi proprio il capo della Wagner abbia criticato la conduzione della guerra, un peso del quale Putin non puo non tener conto e che lo ha portato anche ad un rivoluzionamento della catena di comando delle truppe dopo soli tre mesi dal precedente avvicendamento.

Ma perché la battaglia di Soledar e così importante. In primis se le forze russe conquistano la città orientale, la loro speranza è che il corso della guerra possa cambiare. Dopo molti rovesci sarebbe un successo propagandistico notevole oltre che militare. La caduta della città potrebbe aiutare le truppe di Mosca nel loro assalto a Bakhmut, che si trova a dieci chilometri a sud-ovest, fornendo loro una posizione sicura per artiglieria.

Soledar ha anche profonde miniere di sale, che potrebbero essere utilizzate per installare comandi e soldati e immagazzinare attrezzature. Le miniere hanno una vasta rete sotterranea di tunnel, che potrebbero essere di importanza strategica mentre i russi tentano di penetrare nel territorio controllato dagli ucraini. Non è chiaro, tuttavia, quanta parte di questa rete sia accessibile e dove condurrebbe.

Proprio in questa zona la Wagner ha posizionato i suoi uomini. Un fattore non da poco per un futuro dominio della città anche perché le cave di Soledar contengono sale prezioso e gesso, che potrebbero fornire un'importante fonte di reddito per chiunque abbia il controllo e sia in grado di estrarre risorse. Il sale dunque, a dispetto delle apparenze, rappresenta un importante premio militare, la ragione va cercata anche nel fatto che nelle miniere esistono ancora enormi depositi di armi da fuoco risalenti alla seconda guerra mondiale. Il sale infatti assorbe l'acqua e previene la ruggine.

Non a caso Mosca ha iniziato a caricare le miniere con armi da trofeo naziste e centinaia di migliaia di armi leggere sovietiche alla fine del 1950, secondo quanto ha spiegato Nikolay Mitrokhin, uno storico dell'Università tedesca di Brema. Ed ecco anche capito perché l'esercito ucraino ha schierato un battaglione di forze speciali nella primavera del 2014 e ha difeso strenuamente le cave dalle milizie separatiste di Donetsk. Altre fonti suggeriscono che il deposito potrebbe non essere stato completamente evacuato perché il suo ascensore non può portare in superficie più di una dozzina di casse alla volta.