Vent’anni fa nasceva l’Aida onlus, l’Associazione Italiana Diversamente Abili, grazie a un gruppo di amici che in un piccolo paese della provincia di Reggio Calabria, Laureana di Borrello, hanno avuto l’idea di partire con questo progetto ormai diventato una realtà nel panorama nazionale del mondo del sociale.

«Sono stati venti anni di passione, di amore, di tanto cuore dedicati alle persone fragili, con tanti chilometri percorsi in giro per l’Italia per realizzare eventi, convegni, manifestazioni» ricorda il Presidente e fondatore dell’Aida, Reno Insardà. «Il nostro progetto era chiaro da subito, – aggiunge il presidente – creare una realtà che nel tempo avrebbe dovuto avere rilevanza nazionale e non solo a livello territoriale e così è stato. Piano piano tanti amici e tante persone che condividevano il nostro pensiero da ogni parte d’Italia si sono aggregate e sono diventate parte integrante della nostra grande famiglia».

Oggi l’Aida onlus ha riferimenti in quasi tutte le regioni, tra volontari, sostenitori e ragazzi “speciali” con i quali realizzare i tanti progetti, sensibilizzare l’opinione pubblica su quello che è il mondo della disabilità e del terzo settore in genere. «Siamo diventati – dice Reno Insardà – un riferimento nella lotta per i “diritti negati” per tutti quelli che si rivolgono a noi per avere un supporto ed un aiuto concreto nelle loro battaglie».

L’Aida si è imposta da subito come una realtà fattiva nel mondo del sociale. Infatti, dopo aver lavorato per quattro anni all’organizzazione dell’associazione, ha cominciato subito a sostenere la ricerca scientifica per le malattie rare, nel 2008 ha realizzato il primo convegno nazionale parlando di “sport disabilità e malattie genetiche”, al quale hanno preso parte il dottor Mario Melazzini, allora presidente di Aisla, e l’avvocato Luca Pancalli, presidente del CIP Comitato Italiano Paralimpico.

Nel 2010 l’Aida si è interessta di una patologia seria e di cui si parlava poco, “il piede diabetico”. Grazie al rapporto con medici di livello nazionale ed internazionale degli ospedali Riuniti di Reggio Calabria, San Filippo Neri di Roma e Bergamo, sono stati realizzati tre convegni nazionali, tra il 2010 ed il 2011, nelle stesse città. Negli anni successivi l’Aida ha deciso di sostenere altre associazioni e di fondare la Nazionale di Calcio Aida Onlus, che scende periodicamente in campo per eventi di beneficenza, raccolta fondi e solidarietà.

Per festeggiare i suoi primi dieci anni, nel 2014, è nata l’asd Aida, promossa da Aida onlus/odv, una associazione sportiva dilettantistica, per consentire a ragazzi diversamente abili di praticare sport paralimpico. Negli anni l’associazione sportiva ha concentrato molto del suo impegno nel paraarchery, portanto i suoi atleti a vincere titoli nazionali e internazionali e medaglie paralimpiche. Ma la polisportiva è anche motociclismo, tennis tavolo e calcio balilla. «Tutto rigorosamente praticato da ragazzi normodotati e diversamente abili, in modo da fare interagire allo stesso livello le due categorie azzerando le differenze» ci tiene a precisare il presidente.

Negli ultimi anni, nonostante le difficoltà per il Covid, è stato realizzato un bel progetto, finanziato da fondazione Vodafone e fondazione con il sud, che ha portato nelle scuole le attività paralimpiche. Contestualmente l’Aida si è occupata di sicurezza stradale ed abbattimento delle barriere architettoniche con testimonial importanti che hanno portato nelle scuole nei teatri e auditorium di tutta Italia la loro esperienza di vita, spiegando a migliaia di giovani quanto loro accaduto e come sono riusciti a rimettersi nuovamente in pista e rientrare nel contesto sociale e lavorativo. Sono tanti i personaggi del mondo dello sport, della televisione e dello spettacolo al fianco di Aida e partecipano volentieri e con passione alle iniziative e che in questi giorni stanno facendo arrivare i loro video di auguri sui canali social dell’Aida. Tra i tanti Eugenio Lamanna, portiere del Monza, Marco Ligabue, cantautore, Alessandro Bianchi, Ivano e Dario Bonetti, Massimo Palanca, Astutillo Malgioglio, da settembre nominato presidente onorario di Aida, Luciano de Paola, Marco Gori, tutti ex calciatori come Roberto De Zerbi, oggi affermato allenatore, gli attori Massimiliano Buzzanca, Gigi Miseferi, Sebastiano Somma, Mita Medici, Iaia Forte, Carmelinda Gentile, Simone Montedoro, Sergio Vespertino, Angelo Russo (il Catarella di Montalbano), la cantante Vittoria IannaconeDaniela Rambaldi, stilista di moda e vicepresidente della Fondazione culturale ispirata a suo padre Carlo, il papà ET, King Kong, Alien, il presidente della Nazionale VipSport Maurizio Scalvini, Carlo Di Giusto, uno degli atleti ed allenatori più vincenti del Basket in carrozzina. 

Un altro traguardo centrato dalla Aida è stata la realizzazione del suo palazzetto dello sport a Cinquefrondi, in provincia di Reggio Calabria, inaugurato lo scorso agosto 2023. «Voglio ringraziere – dice ancora il presidente – a nome di tutta l’Aida il sindaco Michele Conia per la sua sensibilità. Infatti ci ha concesso il terreno in comodato gratuito, per poter praticare attività sportive, ludico ricreative e convegni grazie all’impianto multimediale realizzato nella struttura».

Il 2024 è un anno particolare per l’Aida «l’anno dei festeggiamenti, per una associazione così longeva e allo stesso tempo giovane e affiatata, naturalmente non mancheranno le attività che in questo anno particolare avranno un sapore diverso, il sapore della consapevolezza di essere riusciti nel nostro intento», conclude il presidente.