Al via questa mattina il concorso che ha visto complessivamente impegnati 165mila insegnanti per 73mila assunzioni in tre anni. A partire per primi i docenti di storia dell'arte, design, scienze agrarie. "Abbiamo ripristinato - spiega il ministro dell'istruzione Stefania Giannini a Rai news 24 - il principio Costituzionale per cui la cattedra si ottiene attraverso una selezione pubblica. Si tratta di una grande prova di civiltà: il Paese restituisce, ai sensi della Costituzione, la possibilità di fare un mestiere importante". Il concorso è aperto a persone che hanno gia la 'patentè di insegnanti". Secondo il ministro si tratta di una "prova innovativa con aspiranti docenti tutti abilitati. Quello che ci interessa è verificare come sanno insegnare. È prevalente la metodologia". Oggi si inizia con la prova scritta mentre gli orali si terranno in estate ma l'organizzazione, sempre secondo Giannini, è completamente stata messa a punto dopo alcune difficoltà "perchè servivano moltissimi commissari. Oggi ne abbiamo raggiunto un numero adeguato". "Si tratta del concorso più grande che la scuola italiana abbia mai organizzato dopo tantissimi anni di concorsi bloccati - continua il ministro - La media dei docenti è inferiore ai 39 anni". I primi vincitori avranno la cattedra già a settembre ma "il concorso è triennale. Gli altri entreranno nel successivo biennio".Lo scioperoLo sciopero indetto dai lavoratori della scuola è giusto e motivato e il governo dovrebbe non rinviare più l'apertura del tavolo per il rinnovo contrattuale. Lo ha affermato la segretaria generale della Cgil, Susanna Camusso, replicando alle dichiarazioni della ministra dell'Istruzione Stefania Giannini. "Mi pare che la ministra invece di lamentarsi dovrebbe proporre l'apertura di un confronto contrattuale" ha detto Camusso interpellata a margine dell'incontro con il gruppo parlamentare di Sinistra Italiana sulla Carta dei diritti. "Vedo che la ministra sottovaluta che oggi vi è stato un presidio sotto Montecitorio dei lavoratori e delle lavoratrici della scuola: una prima mobilitazione a cui consegue una successiva". Questo perchè - ha spiegato la leader sindacale - i problemi aperti della scuola "sono moltissimi, a partire dal rinnovo dei contratti e dell'attuazione dell'accordo di mobilità". Per Camusso "il concorsone e l'assunzione dei precari non eliminano i problemi esistenti, a partire dal rinnovo dei contratti"