PHOTO
Brusii, schiamazzi e ululati dai banchi della maggioranza quando Aboubakar Soumahoro prende parola in Aula. “Cori che allo stadio vengono sanzionati come razzisti”, denuncia il renziano Davide Faraone, che per primo ieri ha stigmatizzato il comportamento dei parlamentari ultras. In difesa del deputato eletto coi Verdi-Sinistra oggi si è mosso anche Roberto Giachetti, che ha chiesto di analizzare i filmati di quanto accaduto. E l’ex partito di Soumahoro? Non per
Prima l’onta di essere assimilato a uno sfruttatore delle tragedie dei migranti per un caso, passato alle cronache come “caso Soumahoro”, in cui il deputato eletto con Alleanza verdi e sinistra (prima di essere gentilmente accompagnato alle porte del Gruppo, per mancanza di coraggio dei leader di quel cartello elettorale) non è mai risultato nemmeno indagato. Ora i cori, i brusii e gli ululati dei colleghi della maggioranza quando Aboubakar Soumahoro, ormai deputato del Misto, prende la parola in Aula per intervenire sugli odg del decreto Lavoro.
E succede che a stigmatizzare il comportamento dei parlamentari ultras non interviene qualche ex compagno del partito della “sinistra” tanto radicale quanto pavida, ma il renziano Davide Faraone, che invece di lasciar correre si alza in piedi, agguanta il microfono e si rivolge alla presidenza della Camera: «Tutte le volte che interviene il Parlamentare Soumahoro in aula, dai banchi della maggioranza, alcuni parlamentari, fanno partire cori da stadio, schiamazzi, ululati, simili a quelli che allo stadio vengono sanzionati come razzisti. Non è accettabile che il Parlamento, la casa della democrazia, possa accettare questi comportamenti». A quel punto, persino Angelo Bonelli si sente in dovere di dire due parole contro l’atteggiamento della maggioranza.
La bagarre continua anche il giorno dopo, oggi, quando Soumahoro chiede di modificare il resoconto stenografico della seduta precedente perché gli schiamazzi scomposti dei deputati vengono catalogati come generici «commenti». È ancora una volta un renziano, Roberto Giachetti, a balzare sullo scranno per chiedere all’Ufficio di presidenza di utilizzare «i filmati interni che abbiamo, affinché sia verificabile» quanto accaduto e punire gli eventuali responsabili. Nicola Fratoianni ancora non pervenuto. Parlano invece gli esponenti della maggioranza. «Si facciano i rilievi senza che ogni qual volta si tratta dell’onorevole Soumahoro ci sia un processo sommario da portare in quest’aula, perché ormai mi sembra di vivere il festival del vittimismo, quando qui nessuno si occupa dell’onorevole Soumahoro», dice il leghista Edoardo Ziello. Fratelli d’Italia, per bocca di Sarah Kelany, chiede invece «provvedimenti nei confronti di chi ha sollevato accuse di razzismo che sono migliaia di anni lontane dal nostro modo di pensare la vita». E la forzista Deborah Bergamini precisa: «Se contestazioni ci sono state non sono state certo per il colore della pelle, finiamola con queste strumentalizzazioni».
Perché mica siamo allo stadio dove non si può ululare. Il Parlamento è un’altra cosa.