Da una idea di Armando Veneto, nel 2015, nacque l’Osservatorio Doppio Binario e Giusto Processo.

Con l’intuito dei grandi avvocati, Veneto, prima di tutti, aveva colto la irricevibilità di un sistema che pretendeva di perpetuare, nel momento sacro del processo, logiche emergenziali tese a derogare le regole del Giusto Processo.

Oggi Armando Veneto è stato assolto nell’ambito di un procedimento che ha trovato genesi, ragione d’essere e sviluppo proprio nelle radici culturali del doppio binario, con la dilatazione delle indagini, sottraendo le regole al controllo dei tempi: fatti del 2009, stralciati per l’archiviazione nel 2011, inspiegabilmente riesumati nel 2020 senza nuove evidenze, per poi dichiarare nel 2024, dopo ben due gradi di giudizio, che non sono stati commessi.

Ecco, noi non abbiamo mai dubitato dell’esito processuale di questa storia; per questo, oggi, continuiamo, come abbiamo incessantemente fatto in questi lunghi 4 anni di calvario, a stringerci con affetto al Maestro ed ai suoi avvocati che con impareggiabile tenacia e passione l’hanno difeso, ottenendo finalmente verità e giustizia.

Ma Armando Veneto non meritava quegli anni di sofferenza e di dolore, inferti ad un galantuomo verso il termine della sua immacolata carriera, sull’altare di un meccanismo giustizialista. Quanto accaduto impone a tutti una seria riflessione sulla necessità di non consentire strappi alle garanzie della giurisdizione. Lavoreremo ancora con la preziosa guida di Armando Veneto per comprendere cosa si possa e si debba fare affinché tristi pagine come queste non si ripetano più.