Vi è mai capitato di passeggiare tra i vicoli di Bari vecchia? E’ un autentico gioiello, un esempio di come dovrebbe essere amministrata una città, la prova tangibile di un Comune che ha speso con cura i soldi dei cittadini. E vi è mai capitato, invece, di passeggiare tra le vie di Reggio Calabria nei giorni in cui “governava" la triade prefettizia? Immondizia a ogni angolo, giardini pubblici simili alla foresta amazzonica e servizi azzerati.

Insomma, il problema di questo commissariamento annunciato non è certo la “matrice” politica. E’ stato “ordinato” dal ministro Piantedosi, certo, ma siamo certi che l’ex ministro Minniti - un vero campione dello scioglimento dei Comuni - avrebbe agito allo stesso identico modo. Insomma, il vero problema è una legge che abbatte brutalmente il voto popolare e consegna i comuni nelle mani di persone che non devono rendere conto a nessuno.

Super ragionieri con pieni poteri che tagliano con l’accetta qualsiasi spesa “non ammessa” e se ne fottono di asili, giardini e servizi sociali. Del resto non sono mica politici, non devono mica essere rieletti. Ma quel Pd che oggi grida allo scandalo ha davvero poco da frignare. Sappiamo bene che si tratta del partito che più di ogni altro ha cavalcato “l’ideologia” degli scioglimenti convinto che sia l'unico modo per combattere i clan. Nel paese, soprattutto a sinistra, è scomparsa quasi ipotesi di lotta sociale alla mafia. L’ordine è: sconfiggere la criminalità organizzata con manette e scioglimenti dei comuni. Per questo non vinceremo mai la partita e per questo delle città commissariate non rimangono che macerie…