In occasione della giornata internazionale della donna si terrà domani mattina, a Roma, con inizio alle 10, nella sede del Consiglio nazionale forense, l’incontro intitolato “Donne, tra diritto e giustizia. Riflessioni sul gender gap”.

L’iniziativa potrà essere seguita in diretta streaming sul canale YouTube del Cnf. I lavori saranno aperti dai saluti istituzionali del presidente del Consiglio nazionale forense, Francesco Greco, e dalla coordinatrice della Commissione Pari Opportunità del Cnf, Lucia Secchi Tarugi. Interverranno Patrizia Tommasi (presidente “Ideando Onlus”), Marcello Gentile (presidente “Pia Opera Universitaria”) e Rosanna Oliva de Conciliis (presidente onoraria “Rete per la Parità Aps”). Nel corso dell’incontro sarà presentato in anteprima il libro “Se la giustizia è donna. L’avvocatura femminile, tra passato e futuro” (ed. Wolters Kluwer) alla presenza dell’autrice Elvira Frojo e di Maria Masi, già presidente del Cnf.

Sono previste anche alcune letture sceniche tratte da “Crocifisse” (ed. Flybooks 5.0) con la voce narrante dell’attore Emanuel Casaburi. Inoltre, ci sarà un ampio momento di riflessione sull’8 marzo con i dialoghi di Grazia Graziadei, (giornalista, vicedirettrice del Tg1), Pina Rifiorati (componente Commissione Pari opportunità Cnf), Ruggero Marino (autore di “Crocifisse”), Rocco Lombardo (Commissione Pari opportunità Cnf), Antonio Virgili (vicedirettore “Lidu Onlus”), Tiziana Primozich (direttrice “The Daily Cases”) e Daniela Zampa (psicoterapeuta). L’incontro sarà coordinato dal professor Gennaro Colangelo del Consorzio Universitario Humanitas.

Oggi, durante un convegno sulle pari opportunità, organizzato dal Consiglio nazionale del notariato presso la Biblioteca del Senato, il presidente del Cnf, Francesco Greco, si è soffermato sullo sforzo collettivo da compiere per raggiungere alcuni importanti traguardi: «La persistente disparità di genere nell’avvocatura evidenzia come, nonostante i molti progressi compiuti negli ultimi trent’anni, la parità per le avvocate sia ancora lontana. Rivolgo la mia gratitudine a coloro, come la giurista Rosanna Oliva de Conciliis, che hanno contribuito a superare le sfide, affrontando già negli anni Sessanta il tema paritario». «Insieme a notai e commercialisti - ha aggiunto il presidente del Cnf - abbiamo avviato un confronto sui problemi comuni che interessano le nostre professioni, come la promozione della parità di genere, con l’obiettivo di affrontarli in maniera unitaria e coesa. Vorremmo trattare presto, con il Csm, il tema del legittimo impedimento del difensore, cercando soluzioni che limitino la discrezionalità del giudice. Una delle proposte che il Consiglio nazionale forense porterà avanti riguarda il sistema dell’alternanza di genere nelle nomine degli avvocati da parte dell’autorità giudiziaria». Secondo il presidente Greco, «è allarmante il grave divario economico che sussiste ancora tra avvocate e avvocati». «Non possiamo ignorare il dato – ha concluso -, secondo Cassa Forense e Censis, che in alcune regioni il reddito medio delle avvocate sia addirittura inferiore al limite previsto dalla legge per l’ammissione al beneficio del patrocinio a spese dello Stato».

Lucia Secchi Tarugi, coordinatrice della Commissione Pari opportunità del Cnf, sottolinea l’importanza della donna nella società e nelle professioni. «La giustizia – afferma - nelle religioni antiche, nell’arte, nella letteratura è sempre rappresentata da figure femminili. L’innato legame tra la donna e la giustizia, da intendere come necessaria prevalenza del diritto naturale sulle ingiuste leggi dell’uomo, è rappresentato dalla figura di Antigone, nella tragedia di Sofocle. Molti secoli dopo Shakespeare ci regala, nel “Mercante di Venezia”, una figura di avvocata, Porzia, che si traveste da uomo per poter difendere e salvare la vita al mercante Antonio. Quando però dalla mitologia, dall’arte e dalla letteratura passiamo alla realtà, la donna perde il primato nel rappresentare la giustizia e il diritto, e dalla differente natura esistente tra uomo e donna si origina l’idea che per anni ha giustificato una diversità di trattamento e ci vogliono anni di lotte femminili per le piccole e grandi conquiste delle donne. Alcune sono state fatte, tanti altri ancora sono i traguardi da raggiungere».

Da qui un invito nella giornata internazionale della donna. «Cerchiamo di vivere l’8 marzo – commenta l’avvocata Secchi Tarugi - come una celebrazione per le donne, che quel po’ di parità l’hanno ottenuta, per avere un rinforzo positivo e continuare nella strada battuta da chi ci ha preceduto. Su questo si concentrerà la nostra riflessione: la simbiosi tra il femminile, il diritto e la giustizia, le conquiste per l’affermazione dei diritti delle donne, l’attuale situazione dell’avvocatura femminile, le conseguenze che l’ingiustizia e la discriminazione provocano sulla psiche femminile. Abbiamo mutuato dal mondo del cinema l’idea del trailer per presentare il libro di prossima pubblicazione “Se la giustizia è donna. L’avvocatura femminile tra passato e futuro”. È un’opera a cui teniamo molto, perché le battaglie del passato aprono la strada alle nuove conquiste».