Magistrati tifosi: bellissima cosa. In questi giorni, soprattutto per quelle toghe che hanno il Napoli nel cuore. Meno edificante sarebbe scoprire però che giudici e pm non si mettono in fila al botteghino come tutti gli altri, ma subordinano la loro presenza appassionata sugli spalti alla possibilità di farlo gratis. Cioè di avvalersi di tessere, biglietti e inviti in Tribuna autorità.
A dirlo non è qualche altro tifoso carico d’invidia per il privilegio di giudici e pm (invidia comprensibile soprattutto in un periodo in cui persino a Napoli un biglietto di curva è arrivato a costare 90 euro), ma proprio un magistrato. E non uno qualsiasi: a levare un pur rispettoso richiamo alla necessità di preservare il decoro dell’Ordine giudiziario anche in campo calcistico è Nicola Russo, giudice del Tribunale di Torre Annunziata che ha fondato, pensate, la “A.m.n.”, che non è l’Anm con di mezzo un refuso ma la “Associazione magistrati per il Napoli”.
Una persona di spirito, insomma, che però sui social ha diffuso il seguente messaggio, da leggere tutto d’un fiato. “So che provocherò polemiche ma il mio vuole essere solo un invito ad una riflessione, senza che appaia come volontà di esprimere un giudizio o di mettersi sul cd. "cirasiello" (difficile da rendere fuori Campania)”, è la premessa del doittor Russo. Che prosegue: “Molti miei colleghi, come me, tifano da sempre per il Napoli. Mi chiedo: in quanti, per andare allo stadio, pagano il biglietto? Ovviamente non mi riferisco alla situazione di omaggio "una tantum" che a chiunque, a prescindere dal ruolo o dalla funzione, potrà essere capitato di vivere. Mi riferisco invece a quelle situazioni in cui colleghi stabilmente (con scorta o senza) fanno accesso allo stadio gratis, soprattutto in tribuna vip. Nel passato ricordo che vi era spesso una nutrita rappresentanza della locale direzione distrettuale antimafia. Se sottolineo questa cosa è per ricordare sempre a me stesso ed ai miei colleghi che l'indipendenza (prima ancora della sua immagine) passa dal botteghino e che anche l’amatissima Ssc Napoli è una società privata come le altre che, un giorno o l'altro, per una ragione o l’altra, ci potremmo trovare a giudicare. Forza Napoli Sempre”.
Da restare senza parole. Come il post scriptum: “...e sappiate che sono stato il fondatore di Toghe Azzurre”.
Che dire? Si era sollevato un polverone per molto meno, e cioè quando si scoprì che l’ex togato Csm Giuseppe Cascini aveva chiesto non alla As Roma ma al collega Luca Palamara un biglietto per la partita dei giallorossi. La relativa chat è finita nel tritacarne mediatico manco fosse la vendita delle indulgenze. Il problema posto dal giudice Russo è assai più serio: ci si può accomodare in Tribuna autorità su gentile invito di Aurelio de Laurentiis e poi essere sicuri che, qualora spuntasse una qualsiasi ragione per occuparsi giudiziariamente del club partenopeo, lo si farà con piglio assolutamente imperturbabile?
Ecco, se l’Anm, quella vera, cioè l’Associazione nazionale magistrati, volesse approfondire il tema “autonomia, indipendenza e tessere omaggio”, siamo certi che ne verrebbe fuori un dibattito molto interessante.