IL 29 GENNAIO IN CASSAZIONE, IL 30 NELLE CORTI D’APPELLO

Si svolgeranno il 29 e il 30 gennaio prossimi le cerimonie per l’inaugurazione del nuovo anno giudiziario, questa volta in modalità più contenute, nel rispetto delle misure anti covid, per assicurare «condizioni di massima sicurezza». Il primo appuntamento sarà venerdì 29 gennaio in Cassazione, evento per il quale il presidente della Corte Pietro Curzio ( nella foto) ha definito l’organizzazione con un apposito decreto che tiene conto dell’emergenza sanitaria in atto. Il giorno successivo, sabato 30 gennaio, le cerimonie si svolgeranno invece in tutti i distretti di Corte d’appello del Paese. Per far sì che le modalità di svolgimento siano uniformi, il Csm, con una delibera approvata martedì scorso in plenum e proposta dalla sesta Commissione «dopo ampia e approfondita discussione», ha tracciato alcune linee guida, sottolineando che per le cerimonie andrà attuato il «più attento rispetto dei protocolli e delle linee guida vigenti», nonché delle regole di distanziamento sociale con l’adozione di tutte le misure normative di prevenzione del contagio.

Nella delibera di Palazzo dei Marescialli si sottolinea come sia «opportuno che, in coerenza con quanto già disposto dal primo presidente della Corte di Cassazione con riferimento alla Assemblea generale della Suprema Corte, il numero dei partecipanti in presenza fisica alle cerimonie distrettuali venga limitato ai soli protagonisti istituzionali, e che gli interventi siano limitati nel numero», restringendoli a quelli del presidente della Corte, dei rappresentanti del Csm e del ministero della Giustizia, del Pg e del rappresentante dell’Avvocatura, e, comunque, «contenuti nella durata, in modo che la cerimonia non impegni, complessivamente, più di un’ora». Altri potranno «fare pervenire relazioni scritte», e una «più ampia partecipazione e diffusione pubblica» della cerimonia potrà «essere eventualmente assicurata avvalendosi del servizio offerto da piattaforme digitali», la cui predisposizione e utilizzazione sarà rimessa ai singoli presidenti di Corti.

Anche per la cerimonia in Cassazione, alla quale prende parte il Capo dello Stato, le disposizioni del primo presidente Pietro Curzio parlano di un numero di partecipanti «limitato ai soli protagonisti istituzionali» e di interventi «concisi» in modo che tutto si possa svolgere in «un’ora».