Roberto Salis ne ha per tutti. «Mia figlia non ha avuto nessuna possibilità di dimostrare la sua innocenza sinora perché il processo è deciso a priori ed è veramente difficile riuscire ad avere una difesa» ha detto dal palco del concerto dell'1 Maggio Taranto il padre di Ilaria, detenuta da 15 mesi in Ungheria. «Ci sono delle ingerenze fatte dal primo ministro ungherese che addirittura ha attaccato me personalmente attraverso il suo portavoce - ha proseguito il padre di Ilaria Salis -, c’è stata una ingerenza dell'ambasciatore ungherese in Italia. Un'altra volta è arrivato qui in Italia il ministro degli Esteri che, anche lui, ha portato avanti delle teorie sulla colpevolezza di mia figlia bypassando completamente lo stato di diritto come dovrebbe essere fatto in un Paese civile come l'Ungheria visto che appartiene alla UE».

Quanti anni di carcere rischia Ilaria Salis

Roberto Salis, che ha letto dal palco un messaggio di saluto della figlia alla platea e agli organizzatori dell'1 Maggio Taranto, ha detto che la figlia «rischia 24 anni di carcere per lesioni guaribili in cinque-sei giorni su dei nazisti che non hanno neppure sporto denuncia perché hanno detto che loro si vogliono vendicare in strada. Tra l'altro - ha aggiunto - che Ilaria è stata arrestata» ma «non è stata colta sul fatto. Era in taxi con due cittadini tedeschi, per cui è tutto veramente molto poco reale come situazione».

Nessuno ha parlato di Ilaria per undici mesi

«Ci sono stati 11 mesi in cui c'è stato il totale silenzio sul caso di mia figlia». Lo ha detto stasera, dal palco del concerto dell'1 Maggio Taranto, Roberto Salis, padre di Ilaria, detenuta in Ungheria. «Mia figlia è stata arrestata l'11 febbraio e sino al 16 dicembre 2023, non c'è stata alcuna comunicazione sulla stampa - ha detto Roberto Salis - . Il primo articolo che è apparso su Repubblica è datato 16 dicembre. In tutto questo lasso di tempo, normalmente, quando uno Stato vuole intervenire per una situazione come quella di Ilaria, ha tutto il tempo per intervenire soprattutto prima che venga formulato l'atto di accusa. Perché nel momento in cui c'è l'atto di accusa, ovviamente il processo poi si deve fare. Prima era assolutamente possibile intervenire e la diplomazia italiana avrebbe dovuto lavorare molto meglio, così come gli organi consolari e l'ambasciata italiana avrebbero dovuto impedire quelle torture che ha subito mia figlia soprattutto nei primi otto giorni e poi sono perdurate per altri 35 giorni» ha dichiarato Roberto Salis.

La candidatura alle Europee

«Se Ilaria non venisse eletta, vuol dire che abbiamo provato un'altra strada. Se non viene eletta, se non ci sono problemi, non dovrebbe esserci nessuna difficoltà. Ilaria non è che sta facendo una cosa illegale. Lei ha tutta la possibilità di candidarsi, è assolutamente nei suoi diritti e si sta candidando. Nel momento in cui dovesse cambiare la situazione, vorrebbe dire che ulteriormente il Governo italiano non ha fatto quello che deve esser fatto per tutelare i diritti dei cittadini». Lo ha detto stasera, dal palco del concerto dell'1 Maggio Taranto, Roberto Salis, padre di Ilaria, a proposito della candidatura della figlia alle europee di giugno nelle liste di Alleanza Verdi e Sinistra (AVS). Il padre ha specificato che Ilaria, attualmente detenuta in Ungheria, rischia «24 anni di carcere».