La procura di Reggio Calabria è di nuovo al centro di un ricorso amministrativo. Il sostituto procuratore generale della
Cassazione,
Domenico Angelo Raffaele Seccia, si è rivolto ancora una volta
al Consiglio di Stato, avverso la delibera del
Csm per l'incarico direttivo conferito al magistrato reggino
Giovanni Bombardieri, votato dal
Plenum quale candidato più idoneo a guidare l'ufficio inquirente della città calabrese.
Procura di Reggio Calabria, Seccia impugna davanti al Consiglio di Stato
Seccia, tuttavia, chiede all'organo giudicante della giustizia amministrativa l'ottemperanza della sentenza n. 3662/2022, pronunciata nell'ambito del giudizio introdotto dal ricorrente per l'annullamento della delibera del
Csm l'11 aprile 2018, con la quale è stato conferito l'ufficio direttivo di Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di
Reggio Calabria a Giovanni Bombardieri, nonché per la declaratoria di nullità della delibera del 27 luglio 2022 di nomina a
Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di
Reggio Calabria di
Giovanni Bombardieri.
Il riferimento alle chat con Palamara
Il magistrato ricorrente, originario della
Puglia, nelle motivazioni ha fatto riferimento anche alle chat con
Palamara e al fatto che la quinta commissione non abbia ottemperato alle indicazioni espresse dal Consiglio di Stato circa la sua maggiore conoscenza dei fenomeni criminali, avendo coordinato indagini antimafia nel
Foggiano rispetto al percorso professionale di
Bombardieri che comunque vanta tante esperienze investigative contro la 'ndrangheta e la camorra, durante la permanenza nelle sedi di
Reggio Calabria, Roma e Catanzaro. La quinta commissione, difendendo il suo operato e respingendo le critiche dure di Seccia, in merito alla mancata valorizzazione del suo curriculum, in conclusione,
ritiene che il Plenum debba invitare l’Avvocatura Generale dello Stato a costituirsi in giudizio per resistere al ricorso al Consiglio di Stato. Se ne discuterà il prossimo 19 marzo nel corso dell'assemblea plenaria.
(a. a.)