LE RELAZIONI FRA CRONACA E PROCESSO NEL LIBRO DELL’AVVOCATO PIEREMILIO SAMMARCO

GIOVANNI M. JACOBAZZI

“La presunzione di innocenza. Un nuovo diritto della personalità”, è il titolo dell’ultima fatica letteraria dell’avvocato romano Pieremilio Sammarco.

Ordinario di diritto comparato presso l’Università di Bergamo, Sammarco analizza le relazioni esistenti fra cronaca e processo giudiziario.

Un tema che da sempre pone questioni complesse che coinvolgono diritti fondamentali contrapposti tra loro, quali l’interesse pubblico a conoscere le vicende e il diritto dell’individuo a mantenere integra la propria identità personale e a non vedersi rappresentato come colpevole.

L’enorme flusso di informazioni sulle indagini o i processi penali in corso, oltre al tradizionale binomio “verità storica” e “verità processuale”, determina un tertium genus rappresentato dalla “verità mediatica”, emersa proprio dalla massa informativa dedicata al processo così come raccolta, elaborata e diffusa dagli organi di informazione, inclusa la Rete che con la sua forza penetrativa è destinata a prevalere sulle altre due.

L'esperienza degli ultimi anni mostra che nella comunicazione di informazioni relative a un processo o a una indagine in corso, ci sono quasi sempre voci con coloriture colpevoliste che sovrastano il principio di presunzione di innocenza. Esso, anche sulla scorta delle indicazioni del legislatore europeo, va rafforzato, valorizzato e tenuto in grande considerazione per evitare che sin dalle prime informazioni sul procedimento in corso diffuse al grande pubblico possano sorgere sistematiche violazioni della dignità della persona.

Il volume dell’avvocato Pieremilio Sammarco, edito da Giuffrè, esamina il principio della presunzione di innocenza nelle rappresentazioni mediatiche che oltre ad essere un pilastro di quello che viene definito il giusto processo, può essere anche visto come un diritto della personalità dell'individuo. Naturalmente, considerato da questa diversa angolazione, va coniugato con la narrazione al pubblico della vicenda processuale, cioè con la modalità di comunicazione della vicenda giudiziaria in cui l’individuo è incappato, che deve essere tale da non ledere la sua salute, intesa nella sua ampia accezione.

In una società mediatica come quella attuale dominata dalla comunicazione al pubblico in cui il processo giudiziario oltre a essere oggetto di approfondimento da parte dei professionisti dell’informazione diviene anche argomento di intrattenimento o di dibattito, il principio della presunzione di innocenza necessariamente va considerato in questa concezione allargata in cui è possibile attribuirgli la sua effettiva ed estesa valenza.

Nel libro sono poi elencate le normative di diversi Stati europei che, prima dell’Italia, hanno affrontato il tema della presunzione d’innocenza nei rispettivi ordinamenti giuridici. Il testo si chiude con una analisi degli strumenti normativi azionabili per vedere riconosciuto il diritto alla tutela di tale importante principio.

LA COMUNICAZIONE DELLA VICENDA GIUDIZIARIA NON DEVE LEDERE LA SALUTE, NELLA SUA AMPIA ACCEZIONE