IL LAVORO RENDE LIBERI?

FOUNDER ECONOMIA CARCERARIA

Lungi da me approfondire esaustivamente l’articolo 4 della nostra Costituzione, ma credo sia importante, ai fini di intendere meglio l’importanza del lavoro in carcere, conatinuare l’analisi della scorsa settimana e prendere in esame alcuni dei caratteri principali del citato articolo.

In primo luogo, l’articolo 4 Cost. ha come destinatario “ogni cittadino” ed in questa categoria sicuramente rientrano le persone che vivono recluse o in una generica esecuzione penale.

Certo, ad una lettura superficiale, si potrebbe pensare che il diritto al lavoro non debba essere riconosciuto agli stranieri privi di cittadinanza italiana e, considerando che circa il 30 % della popolazione detenuta è straniera, tale lettura potrebbe favorire un riscontro statistico migliore dell’attuale accesso al lavoro; ma in più di un’occasione la Corte costituzionale ha dato un’interpretazione estesa del concetto di cittadinanza eliminando ogni forma di discriminazione in tal senso. Non sarà quindi sbagliato, quando verrà il momento di analizzare i dati, considerare nel totale detenuti anche coloro che non hanno una cittadinanza italiana.

Altra differenza che potrebbe confondere nella rilevazione dell’accesso a lavoro è quella tra condannati e coloro che sono in attesa di giudizio. Con la parola cittadini viene meno infatti tale differenza ed il diritto al lavoro deve essere riconosciuto a chiunque, qualunque sia la sua posizione giuridica.

Chi deve riconoscere tale diritto ed adoperarsi per promuovere le condizioni affinché questo sia effettivo è la Repubblica, ancor di più se ci si ritrova in un luogo, come il carcere, che per la sua stessa natura rappresenta lo Stato.

Non solo diritto, l’articolo 4 al secondo comma parla chiaramente di dovere, sicuramente non un dovere giuridico, in quanto comporterebbe una limitazione della libertà personale, ma un dovere sociale, al pari dell’istruzione o dell’esercizio del voto. Un dovere che deve essere svolto secondo “le proprie possibilità e la propria scelta”: un inciso presente in Costituzione fondamentale per inquadrare correttamente questo diritto- dovere.

Repubblica, cittadini, diritti, doveri, quello del lavoro è un concetto complesso che abbiamo provato a sintetizzare in poche righe e sul quale si fonda l’esistenza stessa della nostra Repubblica. “L’Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro”. A maggior ragione il lavoro deve essere presente anche nelle nostre patrie galere.