OGGI E DOMANI A BOLOGNA IL CONGRESSO STRAORDINARIO DELL’AIGA PARLA IL PRESIDENTE

Icambiamenti in atto sono percepiti da tutta l’avvocatura a partire dalle giovani toghe. Le prospettive future saranno al centro del congresso straordinario dell’Aiga, in programma oggi e domani a Bologna nel centralissimo palazzo Re Enzo. Il tema scelto dagli organizzatori per i due giorni di lavori è inequivocabile: “Next generation lawyers. Protagonisti del cambiamento”. Nel capoluogo felsineo avvocati, magistrati, professori universitari e parlamentari faranno il punto sul presente e sul futuro della professione forense.

«Il congresso straordinario – dice al Dubbio Francesco Perchinunno, presidente dell’Aiga rappresenta l’occasione per affrontare le tematiche che stanno più a cuore all’avvocatura e all’intero sistema giudiziario. L’inizio della nuova legislatura segna una nuova fase che può rappresentare una svolta per i professionisti, ma anche per il sistema giustizia. Le quattro tavole rotonde del congresso porranno al centro tematiche tra le più diverse, come la previdenza e il futuro del nostro ente di previdenza. Cercheremo di cogliere, inoltre, le esigenze del mercato e di comprendere quali sono gli strumenti che l’avvocatura può utilizzare per far acquisire ulteriori competenze richieste in maniera prevalente dal mercato». Il cambiamento si governa non si subisce. Ma per fare ciò occorre essere preparati. È quanto sostiene il presidente dei giovani avvocati. «Parleremo – aggiunge Perchinunno - di accesso alla professione con un focus sull’università e sulla facoltà di giurisprudenza, che deve necessariamente rivedere alcune cose. I processi di cambiamento nella società e, di conseguenza, nel modo di intendere la professione e di affrontare le nuove esigenze professionali necessitano di interventi specifici sul sistema universitario. Dovrebbe essere costruito per far acquisire agli studenti nuove competenze utili per i percorsi lavorativi da intraprendere. Un focus sarà poi dedicato alla giustizia e alla durata dei processi. Verrà presentato uno studio sull’impatto che hanno i trasferimenti sulla durata dei processi. L’organizzazione all’interno dei tribunali è fondamentale e non può essere trascurata. Un esempio plastico lo stiamo avendo adesso. La riforma Cartabia nel penale è stata posticipata proprio a causa della mancanza di organizzazione all’interno dei tribunali. Altro tema molto attuale riguarda l’esecuzione della pena in carcere sul quale da tempo siamo molto sensibili».

Sul legame tra percorso di studi universitari e approdo alla professione forense l’avvocato Perchinunno ha un’idea ben precisa, tra l’altro, già rimarcata nell’ultimo congresso nazionale forense di Lecce. «L’Aiga – commenta il presidente - è sempre più convinta che sia utile incentivare la didattica esperienziale, in modo che allo studente di giurisprudenza siano affidati tutti gli strumenti utili per scegliere il percorso professionale che gli è più congeniale. Anche se qualcuno può storcere il naso noi riteniamo che sin dall’università lo studente debba essere messo nelle condizioni di acquisire quelle nuove competenze che il mercato richiede. Riteniamo che una riforma organica del sistema di accesso alla professione forense non possa prescindere da una revisione dell’offerta formativa delle facoltà di giurisprudenza. La direzione che proponiamo consiste nel rivedere il piano dell’offerta formativa, diminuendo il numero dei crediti in alcune materie, come la storia del diritto italiano o il diritto romano. Si potrebbe dedicare spazio a quelle materie divenute importanti per la nostra professione. Penso alla compliance aziendale, alle nuove tecnologie, all’e- commerce. La didattica esperienziale è, inoltre, uno strumento utilissimo per un giovane studente per conoscere meglio la strada professionale da intraprendere. Gli studenti universitari devono essere adeguatamente supportati per fare le scelte migliori una volta usciti dalle università».

L’ultima riflessione il presidente dell’Aiga la riserva al ministro della Giustizia, Carlo Nordio: «Abbiamo apprezzato molto la sua recente nomina. Nordio ha sempre espresso posizioni molto vicine all’Aiga e ci aspettiamo tanto da lui. Non voglio essere polemico, ma con la ministra Cartabia non c’è mai stata la possibilità di un reale confronto su alcuni temi che stanno a cuore alla nostra associazione. Io ritengo che il ministro della Giustizia debba coinvolgere tutti i protagonisti della giurisdizione. La riconferma a via Arenula di Francesco Paolo Sisto e la nomina a sottosegretario di Andrea Delmastro ci fanno ben sperare».