«Il clima che si respira è difficile. soprattutto dal punto di vista psicologico. Ci sono persone che sono in isolamento dal 2 gennaio in condizioni strutturali precarie», questa è la fotografia attuale dei detenuti che stanno al carcere di Rebibbia Nuovo Complesso. È la garante dei detenuti del comune di Roma, Gabriella Stramaccioni, a descrivere il disagio interno. Ha visitato nuovamente il carcere ieri mattina, con l'infettivologa e la Comandante dell'istituto, nei reparti dove sono alloggiati i positivi. «Sono attualmente 75 i positivi, 6 i definitivamente negativi, 4 attualmente negativi (in attesa di terzo tampone di conferma) 22 attualmente negativi (in attesa di secondo e terzo tampone di conferma), e 7 ricoverati. Ci sono poi alcuni reparti in isolamento per quarantena», rende noto sempre la garante Stramaccioni. La garante Stramaccioni: il sovraffollamento peggiora la situazione L'infettivologa, che sta seguendo tutti con molta scrupolosità, ha risposto alle innumerevoli domande che le sono state poste e ha anche spiegato i motivi per i quali è necessario registrare tre tamponi negativi per poter essere considerati guariti e tornare nel proprio reparto. «La mancanza di spazi ed il sovraffollamento peggiorano una situazione già difficile», denuncia la garante. Anche nel giro fatto ieri mattina, ha avuto conferma che ci sono situazioni che potrebbero essere risolte per coloro che sono al di sotto dei 18 mesi al fine pena. «Ma non avviene e le persone continuano a essere recluse anche con un fine pena di 3 o 4 mesi. Per non parlare dell'assurdità di alcuni rigetti ad istanze presentate per incompatibilità per motivi di salute», spiega con amarezza la garante Stramaccioni. Domiciliari a Verdini per l'emergenza sanitaria Come se non bastasse, è stata rigettata una istanza ad una persona il 19 gennaio in quanto non considerata a rischio Covid. Peccato però, fa sapere sempre la garante, che la stessa persona sia risultata positiva 4 volte ai tamponi dal 2 gennaio ad oggi. Nel compenso, almeno si aggiunge una notizia positiva per l’oramai 70enne Denis Verdini: va ai domiciliari nella sua casa di Firenze. Il magistrato di sorveglianza, Romina Incutti, ha firmato ieri l’ordinanza, citando fra le motivazioni lo stato di salute dell’ex senatore di Forza Italia e l’emergenza sanitaria nelle carceri. E Verdini era detenuto proprio a Rebibbia, epicentro di un importante focolaio.