Ancora un suicidio in carcere. Il numero 41 dall’inizio dell’anno, l’ennesimo nome ridotto a cifra nel bilancio drammatico sui nostri istituti di pena. 

A togliersi la vita un detenuto di 30 anni, morto oggi in ospedale dover aver tentato il suicidio venerdì scorso nel carcere di Frosinone. «Era stato soccorso e portato in ospedale, ma non ce l’ha fatta – spiega in una nota il Garante delle persone sottoposte a misure restrittive della libertà personale della Regione Lazio, Stefano Anastasìa - Aveva trent’anni, tossicodipendente, condannato in via definitiva per un cumulo di reati minori. Arrivato da Rebibbia a dicembre, non aveva alcun rapporto con l’esterno».

«La solitudine uccide, in carcere più che fuori, e il carcere non ce la fa a mettere le pezze a un mondo a rovescio, in cui la giustizia penale è soffocata dalla marginalità che merita altre risposte e altre politiche pubbliche», è la denuncia del Garante, il quale ricorda che si tratta del secondo suicidio nel carcere di Frosinone dall’inizio dell’anno. Lo scorso 19 febbraio un uomo di 52 anni si era tolto la vita proprio mentre Anastasia si trovava nell’istituto, in riunione con la dirigenza Asl e la direzione dell’istituto. «Siamo andati in sezione - ricorda il Garante - abbiamo incontrato i compagni di stanza, attoniti e sconvolti: uno era a scuola, l’altro a colloquio, mentre Andrea si toglieva la vita». 

L’ultimo tragico episodio si era registrato il 6 luglio, quando un uomo di circa 40 anni, di origine magrebina, si è impiccato nella sua cella nella casa di lavoro di Vasto, in Abruzzo. Era detenuto nell’articolazione per la Tutela della salute mentale. Ad aggiornare costantemente il bilancio di questa strage silenziosa è il dossier di Ristretti Orizzonti, che conta 41 suicidi dall’inizio dell’anno: 38 detenuti, a cui bisogna aggiungere un recluso ammesso al lavoro esterno, uno ospitato in una Rems, e tre operatori penitenziari che si sono tolti la vita. 

Le morti ancora da accertare, secondo il rapporto, sono 33. Quattro i suicidi nel Lazio: a Regina Coeli il 9 gennaio; il 19 aprile un cittadino rumeno a Rebibbia; due nel carcere di Frosinone. Dove si registra un tasso di affollamento effettivo del 127%: secondo i dati aggiornati al 14 luglio, su una capienza regolamentare di 517 posti; ci sono 63 posti non disponibili; 454 posti effettivi e 578 detenuti presenti. A fine giugno, nel Lazio, il tasso di sovraffollamento era del 148% e in tutta Italia del 134%.