È stata trasferita all’Istituto a custodia attenuata per madri (Icam) di Torino la donna arrestata nei giorni scorsi a Genova durante la maxi operazione antidroga contro le bande che gestivano lo spaccio di crack nel centro storico. La decisione è arrivata al termine dell’interrogatorio di convalida davanti al giudice per le indagini preliminari.

A Pontedecimo la riapertura d’urgenza del “nido”

La donna, madre di una bambina di 18 mesi, era stata inizialmente reclusa nella casa circondariale femminile di Pontedecimo, dove per accoglierla era stato necessario riattivare d’urgenza la sezione nido, chiusa da almeno due anni per inutilizzo.  La struttura e il personale di polizia penitenziaria avevano segnalato la criticità della situazione, giudicando non idoneo il contesto detentivo per una minore di così tenera età. La riapertura temporanea del reparto aveva suscitato preoccupazione e dibattito interno sul trattamento delle detenute madri e sulla carenza di spazi adeguati nei penitenziari italiani.

Dopo le interlocuzioni tra Dipartimento dell’amministrazione penitenziaria e autorità giudiziarie, nel pomeriggio di ieri è stato disposto lo spostamento della donna in uno dei cinque Icam presenti in Italia, strutture concepite per evitare ai bambini la detenzione in carcere pur mantenendo le misure restrittive per le madri.

Gli Icam, infatti, garantiscono un ambiente più vicino possibile a quello domestico, con spazi dedicati al gioco, al movimento e alla socialità dei piccoli.