Due decessi nel giro di poche ore e altri due malori sospetti, su cui ora indaga la procura di Milano che ha disposto le autopsie sulle salme dei due detenuti morti per arresto cardiocircolatorio nel carcere San Vittore. Il primo, un uomo di origine peruviana di 36 anni, non aveva problemi di salute, si è sentito male ieri sera ed è stato portato nell’infermeria del carcere dove i sanitari hanno cercato di rianimarlo. Portato d’urgenza al Policlinico è morto ieri sera intorno alle 20. Il secondo, un cittadino marocchino classe 1977, aveva dei disturbi di salute ed è deceduto in carcere stamattina verso le sette.

Entrambi i detenuti, ristretti in reparti diversi, avevano avuto malori negli ultimi giorni. Nei giorni scorsi altri due detenuti si erano sentiti male ed erano stati ricoverati in ospedale. Entrambi però si sono ripresi nel giro di poco tempo e sono rientrati in cella.

Il procuratore di Milano Marcello Viola si è interessato personalmente della vicenda dopo le attività di perquisizione nella casa circondariale meneghina alla ricerca di sostanze stupefacenti, alcol o farmaci che possano eventualmente spiegare l’accaduto. Le ispezioni a sorpresa nelle celle e nella struttura hanno dato tuttavia per il momento esito negativo.

«Dalle prime informazioni, una morte sarebbe riconducibile alla presunta assunzione di oppiacei, mentre, la seconda è probabilmente per altre cause» ovvero «emorragia gastrica», fa sapere in una nota il provveditorato regionale dell’amministrazione penitenziaria della Lombardia. Per poi confermare che «sono terminati gli accertamenti, anche, con l’ausilio di unità cinofile, per individuare all’interno delle aree detentive l’eventuale presenza di sostanze stupefacenti che hanno dato esito negativo».