AD ANNUNCIARLO LO STESSO PROCURATORE GENERALE DI NAPOLI: «È LA PRIMA E ULTIMA VOLTA»

Non c’è pace per il Csm, ancora una volta alle prese con un tentativo di ribaltare le decisioni del plenum.

Questa volta è il procuratore generale della Corte di Appello di Napoli, Luigi Riello, a decidere di impugnare davanti al Tar la nomina del procuratore generale della Cassazione Luigi Salvato, stabilita dal Csm il 23 giugno scorso. A renderlo noto è lo stesso Riello - che verrà assistito da Andrea Albamonte -, spiegando che «si tratta del primo, unico ed ultimo ricorso proposto nella mia vita professionale».

«Mi affido con massima fiducia alla giustizia amministrativa» ha aggiunto il magistrato 68enne, per il quale è l’ultima occasione utile per chiudere la carriera in Cassazione come procuratore generale. La nomina di Salvato era avvenuta in continuità con l’era di Giovanni Salvi, che il 9 luglio è andato in pensione passando il testimone al suo aggiunto al Palazzaccio. La scelta del plenum è arrivata dopo poco più di un’ora di discussione davanti al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, che come da prassi si è astenuto dal voto. E alla fine Palazzo dei Marescialli ha incoronato Salvato con 17 voti, contro gli otto raccolti da Riello.

Un profilo completo, quello del braccio destro di Salvi, che lo ha portato a prevalere sul pg di Napoli, definito da tutti, comunque, un magistrato eccellente, al pari del terzo candidato, il pg di Roma Antonio Mura, per il quale non era stata formulata però alcuna proposta in V Commissione. A Salvato era andato anche il voto di Salvi, che ha sottolineato la sua capacità di dare «un impulso importante» a tutte le sfide affrontate dalla Cassazione, definendolo «il maggior esperto di risoluzione dei conflitti di giurisdizione».