Il Garante del Lazio Stefano Anastasia, con la dirigente Rosina Sartori, ha visitato ieri la casa circondariale di Latina dove ha visitato l’istituto e incontrato la direttrice Nadia Fontana, il dottor Ciurleo, responsabile sanitario del carcere, il personale e ha potuto parlare con alcuni detenuti sulle loro condizioni di detenzione. Per i colloqui con i familiari, che dal 19 maggio è nuovamente possibile svolgere, sono state attrezzate due sale per un totale di 6 postazioni, scarsamente richieste per le limitazioni imposte alle loro modalità di svolgimento, continuano però i colloqui sostitutivi tramite smartphone e skype. «Come sempre - si spiega nella nota del Garante - nella sezione maschile vi è un alto tasso d’affollamento determinato dal frequente ricorso alla custodia cautelare da parte degli uffici giudiziari territoriali anche in periodo d’emergenza Covid. Nel reparto femminile invece, pesano le restrizioni dovute al regime di alta sicurezza e la chiusura delle stanze detentive al di fuori delle ore garantite per l’aria e la socialità».

Attualmente nel carcere vi sono 117 uomini e 30 donne, per un totale di 147 persone su 77 posti regolamentari, con un sovraffollamento tra i più alti in Italia di circa il 190%. Grazie all’impegno dell’area sanitaria e della Asl tutte le detenute e i detenuti sono stati sottoposti a tampone risultati negativi. I nuovi ingressi sono collocati nella sezione nuovi giunti sottoposti anche loro a tampone. Nei prossimi giorni il Garante invierà una relazione della visita alla direttrice.