«Da 4 mesi Alberto Stasi, dal dicembre 2015 in carcere a Bollate a scontare i 16 anni di condanna per l'assassinio della fidanzata Chiara Poggi del 13 agosto 2007 a Garlasco (Pavia), esce ogni giorno per andare a lavorare fuori e poi fare rientro». A riportare la notizia è il 'Corriere della Sera' sottolineando che il 24 gennaio il 39enne è stato ammesso dal collegio del Tribunale di Sorveglianza di Milano al "lavoro esterno" dopo che l'avvocato Giada Bocellari ha proposto "reclamo" contro un primo rigetto.

Secondo il quotidiano «Alberto Stasi svolge mansioni contabili-amministrative, con rigide prescrizioni sugli orari di uscita e di rientro in cella, sui mezzi di trasporto utilizzabili, sugli itinerari dai quali non discostarsi, sui controlli». Il “Corriere della Sera” riferisce anche che, in sede civile, Stasi aveva raggiunto con la famiglia Poggi una transazione «che lo impegna a risarcire 700.000 euro: metà sinora liquidati, e metà promessi con detrazioni mensili sugli stipendi del lavoro prima in carcere e poi fuori».