Sbarra ( Cisl): «Bene la misura, ma va integrata con interventi forti per sostenere i consumi». Petteni ( Inas Cisl): «Pronti ad assistere chi deve fare domanda »

Per il segretario generale della Cisl, Luigi Sbarra, è una misura che «va bene, ma dovrebbe essere incrementata e prolungata, integrata da indifferibili interventi forti per sostenere i consumi e proteggere il lavoro, che va difeso con strumenti transitori ma non di breve periodo» : è il bonus da 200 euro, pensato per contrastare l’aumento dei prezzi e il caro energia, che verrà pagato una tantum, cioè una sola volta, e solo a chi – nel 2021 – ha avuto un reddito inferiore a 35mila euro.

In attesa di ulteriori dettagli su specifici requisiti e tempistiche, il presidente del patronato Inas Cisl, Gigi Petteni, fa chiarezza sull’ampia platea di persone che riceveranno questo aiuto. Si tratta di dipendenti pubblici e privati; pensionati ; colf, badanti e lavoratori domestici; chi ha la Naspi o la dis- coll; chi ha la disoccupazione agricola; chi ha il reddito di cittadinanza; co. co. co iscritti alla gestione separata; lavoratori che, nel 2021, hanno ottenuto indennità previste dai decreti Sostegni e Sostegni bis; stagionali, a tempo determinato, intermittenti e dello spettacolo; incaricati alle vendite a domicilio con p. iva; lavoratori autonomi; titolari di contratti autonomi occasionali; autonomi iscritti alla gestione separata Inps, liberi professionisti iscritti all’Inps, professionisti iscritti a enti gestori di forme obbligatorie di previdenza.

Per quanto riguarda i requisiti, i lavoratori dipendenti pubblici e privati, non titolari di pensione, devono aver beneficiato - almeno nel primo quadrimestre 2022 dell’esonero dello 0,80% dei contributi sulla quota invalidità, vecchiaia e superstiti, previsto dalla legge di bilancio del 2022; mentre i pensionati devono essere residenti in Italia e a carico di qualunque forma di previdenza obbligatoria, di pensione o di assegno sociale, assegno o pensione invalidità civile. Il bonus spetta anche a titolari di trattamenti di accompagnamento alla pensione ( ad esempio l’ape sociale); a chi ha la Naspi o la dis- coll a giugno 2022; a chi ha la disoccupazione agricola nel 2022 ( riferita al 2021); a chi ha il reddito di cittadinanza; a co. co. co iscritti alla gestione separata, non titolari di pensione e con contratto attivo al 18 maggio 2022; a lavoratori che, nel 2021, hanno ottenuto una delle indennità previste dai decreti Sostegni e Sostegni bis; a lavoratori stagionali, a tempo determinato, intermittenti e dello spettacolo, con almeno 50 contributi giornalieri nel 2021; a incaricati alle vendite a domicilio con partita iva, con reddito superiore a 5mila euro nel 2021 e iscritti alla gestione separata; a lavoratori autonomi, senza partita iva e non iscritti ad altre forme di previdenza obbligatorie; a titolari di contratti autonomi occasionali nel 2021; a lavoratori autonomi iscritti alla gestione separata Inps, liberi professionisti iscritti all’Inps, professionisti iscritti agli enti gestori di forme obbligatorie di previdenza con un determinato reddito ancora da stabilire. Per questi ultimi, l’importo del bonus è ancora da definire. Colf, badanti e lavoratori domestici, titolari di uno o più rapporti di lavoro al 18 maggio 2022, residenti in Italia e con un reddito nel 2021 inferiore a 35mila euro, dovranno inviare la domanda avvalendosi dei patronati. Inas Cisl, ad esempio, a breve metterà a disposizione degli interessati, su www. inas. it, i moduli da scaricare, compilare e consegnare alla sede Inas più vicina. In attesa che l’Inps attivi la procedura, nelle sedi del patronato della Cisl è già possibile fare una pre- adesione, così la domanda verrà inviata automaticamente dagli operatori Inas non appena l’ente previdenziale renderà disponibile la procedura.

«La tempistica di pagamento del bonus, spiega Petteni, cambia in base alla categoria che ne beneficia». Per i dipendenti l’importo arriverà sulla busta paga a luglio 2022, ma servirà una dichiarazione che attesti di non essere titolari del bonus in quanto contemporaneamente appartenenti anche ad altre categorie che lo ricevono d’ufficio dall’Inps; i pensionati otterranno i 200 euro direttamente dall’Inps o dall’ente previdenziale di riferimento, sul cedolino di luglio 2022. Per i lavoratori domestici il bonus dovrebbe andare in pagamento, per chi ha fatto domanda, a luglio 2022, così come per chi ha il reddito di cittadinanza, che però lo riceverà automaticamente, se nel nucleo familiare non ci sono soggetti a cui spetta e che rientrano in altre categorie per le quali è previsto. Stessa tempistica per chi ha Naspi o dis- coll, d’ufficio, mentre per i lavoratori autonomi, stagionali, intermittenti, co. co. co. e dello spettacolo le modalità devono essere ancora definite. Per ottenere il bonus, oltre ai lavoratori domestici, dovranno fare domanda i co. co. co., i lavoratori intermittenti e quelli dello spettacolo, gli autonomi e gli incaricati delle vendite a domicilio.

In tema di requisiti, precisa Petteni, nel conteggio della soglia dei redditi personali di 35mila euro per il 2021 da rispettare, sono inclusi i redditi di qualunque natura, con l’eccezione della rendita della casa di abitazione e delle relative pertinenze, del tfr, degli emolumenti arretrati sottoposti a tassazione separata, degli assegni al nucleo familiare, degli assegni familiari, dell’assegno unico e dell’indennità di accompagnamento.

«Anche stavolta – di fronte a una misura d’emergenza dedicata ai cittadini – il patronato risponde alla presa in carico della persona, facendosi trovare pronto ad agevolare l’accesso al bonus. Continuiamo a confermare con impegno che il nostro unico obiettivo è coltivare la prossimità», conclude il presidente dell’Inas Cisl.