GLI UCRAINI LIBERANO L’ISOLA DEI SERPENTI

La giornata di ieri è stata quasi interamente monopolizzata dalle reazioni e le dichiarazioni seguenti allo storico vertice Nato che si è tenuto a Madrid. Le decisioni rese avranno effettivamente un peso sull'andamento della guerra in Ucraina lasciando presagire scenari che se da un lato dipingono un nuovo quadro geostrategico in Europa, dall'altro aprono la porta anche a un possibile allargamento del conflitto.

Il piu attivo tra i leader dell'Alleanza è stato il presidente Usa Joe Biden che ha voluto mostrare un volto risoluto e un contesto compatto per i paesi euro atlantici contro la Russia. ' Noi sosterremo Kiev per tutto il tempo che serve. I russi hanno perso 15 anni di sviluppo della loro economia, c'è stato il primo default in 100 anni, hanno difficoltà nella produzione del petrolio perché hanno bisogno di tecnologia americana e vi è una situazione simile nel settore militare' ha affermato Biden che poi ha lanciato l'annuncio piu pesante: ' Non so come finirà, ma non finirà con la sconfitta dell'Ucraina. Nei prossimi giorni gli Stati Uniti invieranno nuove armi all'Ucraina per 800 milioni di dollari'.

Si ribadisce dunque un sostegno incondizionato e si ripropone il ruolo di leadership americana, perché la ' Russia è una minaccia diretta e la Cina è una sfida sistemica'. Il discorso di Biden e andato anche oltre delineando un nuovo mondo ' cambiato' che ha costretto la Nato stessa a cambiare: ' Prima che la guerra iniziasse, avevo avvertito Putin che l'alleanza sarebbe diventata più forte e più unita e questo è quello che è successo'.

Sulla stessa linea è apparso anche il presidente francese Macron, mai tenero con la Nato che ha chiarito: ' non possiamo cedere e non facciamo la guerra. L'Ucraina, anche se non fa parte della Nato, lotta per valori che sono al cuore del diritto internazionale. Per questo la Russia non può, non deve vincere questa guerra'. Ma la guerra per il leader francese non riguarda solo le armi, Macron infatti ha ribadito ancora che l'arma piu efficace sarebbero le sanzioni contro l'economia russa.

Sul piano generale però la Nato si appresta a diventare un attore a tutto campo che veramente ridisegna i confini della sua funzione. Per capirlo basta ascoltare il segretario generale Stoltenberg: ' Abbiamo concordato una svolta fondamentale nella deterrenza e nella difesa, abbiamo concordato di invitare Svezia e Finlandia, abbiamo fatto nuovi passi nella lotta al cambiamento climatico, abbiamo concordato un nuovo fondo per l'innovazione da un miliardo di euro e più investimenti nel bilancio comune della Nato'.

Naturalmente la Russia, che al momento sembra isolata piu di altre volte a causa dell'iniziativa occidentale, non ha mancato di far arrivare la sua voce. Ha parlato il ministro degli esteri Sergei Lavrov secondo il quale le ' decisioni prese al vertice Nato a Madrid violano seriamente il patto tra l'Alleanza atlantica e la Russia'. Mosca dunque si riserva di analizzare bene il nuovo scenario anche se è stato lo stesso Vladimir Putin a minacciare non troppo velatamente: ' La Russia risponderà allo stesso modo se la Nato dispiegherà truppe e infrastrutture in Finlandia e Svezia'. Lavrov però dal canto suo ha anche fatto sapere che Mosca non avvierà nessuna procedura di rottura del patto.

Sul fronte della guerra sanguinosa, che continua quasi indipendentemente dalle decisioni politiche, le operazioni sembrano ristagnare nel Donbass a portata di mano delle truppe russe da tempo ma la novita di ieri piu rilevante è l'annuncio del ritiro russo dalla ormai famosa Isola dei Serpenti. Il ministero della Difesa da Mosca ha diramato un comunicato nel quale si afferma che ' Il 30 giugno, in segno di buona volontà, le forze armate russe hanno completato i loro compiti sull'Isola dei Serpenti e hanno ritirato una guarnigione di stanza lì. La decisione delle Forze armate russe di ritirare le truppe dall'isola dei Serpenti non permetterà a Kiev di sfruttare a suo favore la questione dell'export del grano.