È iniziato ieri a Verona il settimo congresso giuridico organizzato dalla Federazione delle Camere civili del Triveneto. L’edizione di quest’anno si avvale del supporto della Camera Civile di Verona, presieduta da Alessandro Marcheluzzo, e del Coa di Verona ( presidente Mauro Regis). Importanti gli spunti di riflessione che hanno come filo conduttore l’avvocato tra tradizione, novità ed equilibrismi.

Nella giornata conclusiva di oggi si terranno diverse tavole rotonde, durante le quali avvocati, magistrati e professori universitari si soffermeranno su temi tra i più diversi, come la previdenza forense, la giustizia complementare e l’intelligenza artificiale. In quest’ultimo caso si annuncia di particolare interesse l’approfondimento sulla “tecnogiustizia” e sulle sfide che l’avvocatura sarà chiamata ad affrontare. L’incontro sarà moderato dall’avvocata Rosanna Rovere, presidente della Federazione delle Camere Civili del Triveneto. Sono previsti gli interventi degli avvocati Giovanni Malinconico del Foro di Latina e Andrea Stanchi del Foro di Milano.

Non mancherà anche un focus sul diritto di famiglia, sui poteri del giudice e sulla tutela giurisdizionale dei diritti nelle controversie familiari e minorili. Parteciperanno Anna Maria Creazzo ( presidente vicario della Corte d’Appello di Trento), Claudio Cecchella ( ordinario nell’Università di Pisa in diritto processuale civile, diritto di crisi dell’impresa e dell’insolvenza) e Antonella Guerra ( presidente della prima Sezione del Tribunale di Verona). L’incontro sarà moderato da Daniela Montagnin ( presidente della Camera Civile di Treviso e vicepresidente della Federazione delle Camere Civili del Triveneto). Nel pomeriggio di oggi spazio alla riforma dello sport per fare il punto sullo stato dell’arte e le prospettive in ambito civile. Interverranno gli avvocati Daniele Vidal e Jacopo Tognon. Saranno due le finestre internazionali che verranno aperte.

Una dedicata alla giustizia sportiva tra esigenze domestiche e dimensione sovranazionale ( parteciperà l’avvocato Pierfilippo Capello, professore a contratto di diritto dello Sport presso l'Università degli studi di Pavia e membro Agents Chamber), l’altra dedicata ai contratti degli sportivi professionisti. Marco Palmegiano ( vicepresidente della Federazione delle Camere Civili del Triveneto Relazioni) modererà tutti e due gli incontri.

«Mai un titolo è stato tanto attuale per il congresso giuridico – dice al Dubbio l’avvocata Rosanna Rovere - dal momento che è entrata in vigore, tra l’altro in modo anticipato, la riforma Cartabia, che ha completamente stravolto il sistema processuale civile, riformando per l’ennesima volta il codice di procedura civile. Vogliamo fare il punto proprio sullo stato della riforma Cartabia e cercare di capire se effettivamente l’intento, quello di ridurre i tempi della giustizia civile in Italia, sia stato o meno raggiunto».

L’esponente delle Camere civili del Triveneto è molto chiara e non nasconde alcune perplessità rispetto agli ultimi interventi del legislatore. «A mio parere – commenta Rovere – non è con le riforme processuali che si riesce a raggiungere la tanto agognata riduzione dei tempi nel processo civile. Serve un aumento degli investimenti, che in questo momento mancano, sia in termini di risorse umane sia in termini di mezzi messi a disposizione. La giustizia civile da sempre è considerata un po’ la cenerentola anche se il quarantanove per cento dei redditi degli avvocati italiani si basa proprio sul contenzioso civile.

Le riforme sul processo non rappresentano, dunque, la soluzione degli annosi problemi della giustizia civile. Occorre anche ricordare che l’Italia è tra gli ultimi Stati in Europa per quanto concerni i tempi per arrivare a sentenza. Numerose sono state le condanne per il nostro Paese in sede europea e come ha sottolineato di recente il ministro della Giustizia, Carlo Nordio, la lentezza della giustizia civile ci costa il 2% del prodotto interno lordo».