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L’Ordine degli avvocati di Firenze continua a tessere la rete di relazioni internazionali all’insegna della collaborazione e del dialogo, ma, soprattutto, del rispetto dei diritti umani. Questa volta il ponte costruito dagli avvocati unisce il capoluogo toscano a Kiev. L’iniziativa è nata dall’esigenza, prima di tutto, di manifestare attenzione e solidarietà negli confronti dei colleghi della capitale ucraina, costretti in molti casi a sospendere il lavoro a causa dell’invasione russa del 24 febbraio 2022 o a ridurre di molto le attività professionali in studio e nei tribunali.
A riprova della grande attenzione verso le questioni internazionali, nelle scorse settimane il Coa di Firenze ha ospitato Oleksandra Romantsova, direttrice esecutiva del Centro per le libertà civili di Kiev, Ong premio Nobel per la Pace 2022. «La nostra iniziativa – spiega il presidente del Coa di Firenze, Sergio Paparo – è nata grazie alla sensibilità della collega Yuliya Muts, che si occupa di affari internazionali all’interno dell’Ordine. Abbiamo ripreso una collaborazione avviata subito dopo la guerra scatenata dalla Russia ai danni dell’Ucraina con uno sportello telematico di assistenza in favore chi scappava dall’Ucraina e raggiungeva anche l’Italia. La collaborazione con il Centro per le libertà civili di Kiev intende ribadire l’attenzione della avvocatura fiorentina sul tema delle violazioni dei diritti umani in corso nel cuore dell’Europa, in quello scenario di guerra».
Yuliya Muts, della Commissione Affari internazionale dell’Ordine degli avvocati di Firenze, sottolinea l’esigenza di un impegno diretto dell’avvocatura a sostegno della classe forense e della popolazione ucraine: «Purtroppo, ogni giorno vengono violati i diritti umani di tutti i cittadini, donne, anziani, bambini e militari. L’avvocatura non poteva non esprimere vicinanza e solidarietà verso chi è meno protetto e sottoposto a violazioni di ogni genere».
Secondo Oleksandra Romantsova, la comunità internazionale deve essere informata costantemente su quanto sta accadendo in Ucraina. La direttrice esecutiva dell’organizzazione insignita del Premio Nobel per la Pace nel 2022 si sofferma sull’esigenza dell’affermazione della giustizia internazionale. «Portare al cospetto della giustizia internazionale – commenta Romantsova – i responsabili di una serie di crimini è un obiettivo non solo del popolo ucraino. La collaborazione avviata con gli avvocati fiorentini dimostra la grande sensibilità di una categoria professionale protagonista della tutela dei diritti. Sono ormai migliaia i casi di crimini di guerra individuati che richiedono di essere affrontati davanti all’autorità giudiziaria. Sono convinta che lo scambio di esperienze tra avvocati possa consentire di avere un quadro sempre più chiaro rispetto all’approccio giudiziario da avere. Quanto sta accadendo in Ucraina deve farci riflettere. Pensavamo di vivere in un mondo più sicuro. Non è così. Ecco perché occorrono anche adeguati strumenti giridici».
Intanto, l’UBA (Ukrainian Bar Association) ha presentato i risultati di un progetto che ha monitorato i crimini di guerra commessi in Ucraina. È stata analizzata la pratica giudiziaria relativa all’esame dei casi di crimini di guerra, nonché il ruolo delle procure e la qualità della difesa per i soggetti accusati e per le vittime. Tra le finalità del progetto la valutazione delle attività giudiziarie messe a confronto con gli standard internazionali che si occupano di tutela dei diritti umani. Il monitoraggio condotto dall’UBA si è svolto per tutto il secondo semestre del 2023 e ha riguardato i tribunali della città di Kiev, della regione di Kiev, delle regioni di Kharkiv, Chernihiv, Zaporizhzhia, Kherson, Odessa, Sumy e Dnipropetrovsk. Nell’ambito del progetto sono state analizzate anche le sentenze relative a crimini di guerra dal febbraio 2022 all’ottobre 2023, con particolare riguardo alla loro motivazione e alla loro conformità con i requisiti richiesta dal diritto processuale penale ucraino. Per completare l’indagine è stata analizzata anche la conformità della legislazione ucraina al diritto internazionale. L’attività di studio condotta dalla Ukrainian Bar Association ha visto impegnato un team composto da principali esperti nel campo del diritto internazionale e dei diritti umani e da sette avvocati con funzione di osservatori.