L’Ordine degli Avvocati di Milano lancia “Aria d’Umanità”, una campagna solidale per affrontare una delle emergenze più gravi e meno visibili del sistema penitenziario: l’assenza di adeguati sistemi di ventilazione nelle celle, aggravata dal sovraffollamento e dalle ondate di calore estive.

L’iniziativa prevede la donazione di ventilatori agli istituti penitenziari milanesi e si accompagna a una campagna di sensibilizzazione rivolta a imprese, associazioni e cittadini, con l’obiettivo di costruire una risposta collettiva e partecipata alle condizioni di fragilità dentro le mura del carcere.

«Dare “aria” alla giustizia, anche dentro il carcere, significa restituire dignità al diritto. E, attraverso il diritto, restituire dignità all’uomo. Come avvocati, non possiamo voltare lo sguardo.

La nostra è una professione che ci chiama a stare dalla parte dei diritti, anche – e soprattutto – quando sono scomodi o dimenticati», ha dichiarato Antonino La Lumia, presidente dell’Ordine degli Avvocati di Milano. «“Aria d’Umanità” vuole essere un’iniziativa aperta, condivisa, capace di promuovere una cultura più giusta, più attenta agli ultimi».

Anche Beatrice Saldarini, coordinatrice della Commissione Carcere dell’Ordine, sottolinea il valore profondo dell’iniziativa: «Il carcere è un luogo in cui il diritto deve farsi cura, ascolto, presenza. Non si tratta solo di ventilatori: si tratta di riaffermare un principio essenziale. La tutela dei diritti non si ferma davanti alle sbarre. Anche da qui passa la credibilità di uno Stato di diritto».

Il progetto prevede un coinvolgimento diretto delle direzioni degli istituti penitenziari per individuare i reali fabbisogni – sia in termini quantitativi sia qualitativi – così da garantire un intervento mirato, concreto ed efficace.

' Aria d’Umanità' è, in definitiva, un gesto semplice ma potente: un invito a non voltarsi dall’altra parte. Perché anche in carcere il diritto all’aria, alla salute e alla dignità non smette di essere un diritto fondamentale.