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L’ Inter American Bar Association (IABA), organizzazione con sede a Washington alla quale aderiscono i Consigli nazionali forensi dei Paesi del Sud e Centro America, avvocati in forma individuale, studi legali e studenti di giurisprudenza, ha approvato una risoluzione in cui si lancia l’allarme sulla «persecuzione giudiziaria e politica nei confronti degli avvocati in Venezuela e in El Salvador». Fondata nel 1940, la IABA promuove lo Stato di diritto e la difesa della professione forense e dell’amministrazione della giustizia.
«La nostra missione - si legge nel documento della IABA - è quella di garantire in modo permanente il rispetto del ruolo degli avvocati, così come stabilito nei principi approvati dall’ottavo Congresso delle Nazioni Unite sulla prevenzione del crimine, inteso come strumento per la difesa dei diritti umani. La nostra organizzazione, attraverso il Forum istituzionale delle professioni legali, ha ricevuto informazioni sulla situazione degli avvocati in Venezuela, sottoposti ad una serie di violazioni del giusto processo e del diritto alla difesa».
L’elenco dei legali venezuelani perseguitati è lungo. Tra questi spiccano i nomi di Perkins Rocha ( si veda Il Dubbio del 2 settembre 2024), Henry Alviares, Rosio San Miguel, Williams Dávila e Rafael Tudares. La situazione è altrettanto preoccupante in El Salvador, dove sono stati sottoposti a detenzione arbitraria gli avvocati Enrique Anaya, uno dei costituzionalisti più autorevoli del Paese centroamericano, e Ruth López (si veda Il Dubbio del 21 maggio), entrambi apprezzati professionisti che più volte hanno denunciato il progressivo deterioramento dello Stato di diritto e le gravi minacce alle quali sono sottoposti numerosi professionisti impegnati nella difesa dei diritti umani.
«Alla luce delle condizioni in cui sono costretti ad operare i colleghi venezuelani e salvadoregni - evidenzia la IABA - sollecitiamo i governi di Venezuela e di El Salvador a rispettare i “Principi fondamentali sul ruolo degli avvocati”, approvati nell’ottavo Congresso delle Nazioni Unite, a L’Avana nel 1990, in quanto strumento internazionale per la promozione e difesa dei diritti umani. Condanniamo gli atti di violazione del giusto processo e del diritto alla difesa nell’esercizio della professione forense ai danni dei nostri colleghi venezuelani e salvadoregni, esigendo il pieno rispetto del ruolo di questi avvocati e il rapido ripristino del loro status legale sulla base dei parametri della difesa e della tutela dei diritti umani».
L’Inter American Bar Association ribadisce il «rifiuto delle pratiche di politicizzazione del sistema giudiziario e della persecuzione giudiziaria contro avversari politici e avvocati».
Sin qui la denuncia. La IABA ha inoltre incaricato il proprio Comitato esecutivo, affinché per i casi di persecuzione giudiziaria sia sensibilizzata la comunità internazionale e siano adottate «tutte le misure pertinenti per tutelare i diritti degli avvocati e l’esercizio della professione legale».
Il caso di Perkins Rocha è emblematico. L’avvocato venezuelano è detenuto nel famigerato carcere Helicoide di Caracas con le accuse di «tradimento della patria», «terrorismo», «associazione a delinquere», «cospirazione» e «incitazione all’odio». Rocha, consigliere giuridico della leader dell’opposizione Maria Corina Machado, si è sempre distinto per aver difeso gli oppositori del regime di Nicolas Maduro e i dissidenti politici. È stato rapito da agenti incappucciati il 27 agosto 2024, un mese dopo le elezioni presidenziali, e trattenuto in una località sconosciuta prima che venisse ufficializzato il luogo della detenzione.
L’avvocata Ruth Eleonora Lopez, 47 anni, molto conosciuta in El Salvador per l’impegno professionale in materia di immigrazione, è stata arrestata dopo aver denunciato diversi fenomeni di corruzione nel governo di Nayib Bukele. Lopez - considerata dalla Bbc una delle 100 donne più influenti al mondo - assisteva più di duecento cittadini venezuelani, deportati dagli Stati Uniti e reclusi in El Salvador. L’avvocata è stata fermata su richiesta della procura di San Salvador con l’accusa di peculato.