PHOTO
Avvocatura decisiva per riportare fra i cittadini la fiducia nella giustizia
Il coordinatore dell’Organismo congressuale forense, Mario Scialla, sottolinea l’importanza, in questo particolare momento, di un rafforzamento della collaborazione tra avvocatura, magistratura e ministero della Giustizia. Lo fa alla luce del recente incontro in via Arenula, dove i vertici dell’avvocatura, Cnf e Ocf, sono stati ricevuti per approfondire tutti gli aspetti dell’entrata in vigore della riforma civile a partire dal 1 marzo.
Avvocato Scialla, l’avvocatura ha espresso forti preoccupazioni in merito all’anticipazione della riforma civile. Il ministero della Giustizia sta mostrando sensibilità?
Sì, sotto questo profilo devo dire che ci sono attenzione e sensibilità da parte del ministero della Giustizia. L’incontro di mercoledì è durato quasi una giornata intera. Una prima rapida verifica sui temi all’ordine del giorno sulla anticipazione della riforma Cartabia e poi una serie di approfondimenti hanno caratterizzato il confronto. In più abbiamo dedicato una parte della giornata agli aspetti prettamente operativi. Vi è stata la richiesta congiunta di rinviare comunque il processo di cognizione e quello di famiglia e minori, facendoli nuovamente postergare alla data inizialmente prevista. Abbiamo diviso gli approfondimenti e i tavoli di lavoro, delle task force come sono state nominate dal capo di Gabinetto del ministero della Giustizia, che comprendono pure la giustizia penale. L’innovazione nel penale richiede massima accortezza.
Avete avuto modo di fare un approfondimento tecnico con il Capo di Dgsia, Vincenzo De Lisi. Com’è andata?
È stata un’ulteriore riunione, che si è protratta per un discreto tempo, nella quale sono stati puntualizzati tutti quegli aspetti segnalati all’Organismo congressuale forense. L’Ocf è una cassa di risonanza naturale dell’avvocatura. Abbiamo ricevuto delle rassicurazioni di duplice profilo. Il capo di Gabinetto del ministero della Giustizia, Alberto Rizzo, ha affermato che le nostre istanze verranno metabolizzate ed elaborate nella fase dei regolamenti attuativi, dove si registra qualche margine di manovra in più. Per la parte che riguarda il profilo delle strutture informatiche e gli aggiornamenti necessari, abbiamo iniziato a ragionare affinché gli avvocati non si trovino di fronte a brutte sorprese nel momento in cui dovranno procedere agli adempimenti collegati alle novità dell’anticipazione. A questo proposito assume rilevanza la prima delibera licenziata nel congresso nazionale forense di Lecce dell’ottobre 2022, riguardante il portale unico. È una cosa complessa, che non prevede solo l’intervento del ministero della Giustizia. Il paese chiede un ammodernamento digitale e i cittadini sono i primi beneficiari.