Dal caso Cogne alla battaglia contro l’Ordine di Torino. Sarà l’avvocato Carlo Taormina, ex deputato e sottosegretario al ministero dell’Interno, a difendere la collega Alessandra Demichelis, sospesa per 15 mesi dal Consiglio distrettuale di disciplina dell’Ordine degli avvocati di Torino. 

«Se un avvocato corrompe un magistrato, si tutelano tutti tra di loro e si fanno le cricche, poi se metti il sedere di fuori, ti danno 15 mesi», avrebbe detto Taormina intervenendo a un dibattito su Telelombardia. Come racconta il Corriere della Sera, dopo la trasmissione il legale avrebbe quindi deciso di assumere la difesa di Demichelis, che impugnerà la sanzione davanti al Consiglio nazionale forense. 

«Sono felice e onorata che una personalità del calibro del professor Taormina voglia sostenere la mia causa», spiega al Corriere la legale del “Dc Legal show”. Che ha in mente una battaglia ancora più ambiziosa: l’abolizione dell’ordine professionale. Intanto contro di lei continuano a fioccare esposti, di cui almeno uno legato ad alcune sue recenti dichiarazioni rilasciate dopo la sospensione – «se fossi stata brutta, grassa, con la cellulite, non sarebbe successo tutto questo caos. Niente». 

«Non dico che lei non debba essere sanzionata o ripresa, in qualche modo – sono le parole di Taormina riportate dal Corriere - ma noi abbiamo una presenza criminale nell'avvocatura che manco vi immaginate». I fatti risalgono a metà maggio, quando Demichelis ha annunciato sui social la “pena” inflitta dal CDD. Una “follia”, secondo la legale, che aveva postato su Instragram una foto in cui la si vede di spalle con una t-shirt “sentiti sospesa”.

Il braccio di ferro tra l’avvocata e l’Ordine proseguiva da almeno un anno, un richiamo dopo l’altro: a scatenare le polemiche – con il tam tam sulle chat degli avvocati – era stata proprio la pagina Instragram “Dc Legal show”, una sorta di legal drama all’americana in cui Demichelis racconta a suo modo la “vita di un avvocato”. Un modo troppo frivolo, secondo alcuni colleghi, che si appellano ai doveri imposti dal codice deontologico forense su decoro professionale e pubblicità. Nuove polemiche erano arrivate lo scorso marzo, con la partecipazione di Demichelis alla trasmissione Sky “Pechino Express” insieme alla collega Lara Picardi. Ma il “caso” sembra destinato a durare ancora a lungo...