Si apre oggi a Trento il settimo Congresso Giuridico Distrettuale organizzato dagli Ordini degli Avvocati di Trento, Bolzano e Rovereto, a cui sono attesi 850 iscritti. Ad aprire la sessione inaugurale è uno dei temi centrali del dibattito sulla giustizia, alla luce sia del complesso rapporto tra poteri dello Stato che della richiesta dell’avvocatura di venire riconosciuta in Costituzione: su “Avvocatura e magistratura libere e autonome: presidio costituzionale nel rapporto tra poteri” si confronteranno il Primo Presidente emerito della Corte di Cassazione, Giovanni Canzio e l’avvocata, ex membro del Csm e prima donna giudice della Corte Costituzionale, Fernanda Contri. A seguire, un ciclo di riflessioni e una tavola rotonda moderate dai presidenti degli ordini del Trentino- Alto Adige. «Questo tema è l’elemento che deve connotare il nostro congresso - ha spiegato il presidente dell’Ordine degli Avvocati di Trento, Andrea De Bertolini -. Viviamo è momento storico particolare, in cui è tor- nata centrale la riflessione sulla tripartizione dei poteri. In questo senso, la giurisdizione è probabilmente il potere più delicato, perché è la sede in cui si raccorda il sistema delle norme alla vita del cittadino. Per questo è fondamentale parlare di come la giurisdizione si compone: magistrato e avvocato sono soggetti “endiadi”. Con questa sessione inaugurale ci inseriamo nel solco dell’iniziativa del Cnf di promuovere l’inserimento dell’avvocato in Costituzione e anticipiamo il tema che sarà al centro del congresso di Catania».

La giornata di venerdì 25 maggio prevede dieci incontri di studio ( cinque al mattino e cinque al pomeriggio) su diverse materie giuridiche, ognuno riconosciuto con cinque crediti formativi. Durante la mattinata, nella sessione di diritto penale, il presidente Andrea De Bertolini modera una tavola rotonda dal titolo “Media e giurisdizione: alla ricerca del limite perduto nell’informazione e nella comunicazione dell’avvocato e del magistrato”. A intervenire, il professor Glauco Giostra, il professor Alessio Zaccaria, l’avvocato Vinicio Nardo e il direttore del Dubbio, Pero Sansonetti. Parallelamente, si terranno i seminari in materia di diritto civile; diritto del lavoro; della gestione dello studio ( in particolare un seminario sugli adempimenti per il trattamento dei da- ti personali, in base alla normativa europea che entra in vigore proprio venerdì) e una sessione curata dall’Unione Triveneta in materia deontologica. Nel pomeriggio, invece, seminari di procedura civile; procedura penale; diritto amministrativo; linguaggio giuridico e un incontro a cura del comitato Pari Opportunità dal titolo “Trento, crocevia della rivoluzione culturale: il vento del ‘ 68”. La giornata conclusiva di sabato, invece, prevede quattro sessioni mattutine in materia di diritto commerciale; famiglia e successioni; ordinamento penitenziario. Particolarmente interessante, vista anche la delicata fase politica, è la sessione di “Linguaggio giuridico”, che vedeva la partecipazione anche del probabile futuro premier, il professor Giuseppe Conte con un intervento su “la lingua dell’avvocato”. Conte ha però mandato un messaggio in cui ringrazia "per il cortese invito all’interessante convegno organizzato dal Consiglio dell’Ordine degli avvocati di Trento". "Sono spiacente - scrive il professore - di non poter partecipare per i sopravvenuti impegni istituzionali. Spero comunque che non mancherà occasione in futuro di poter partecipare alle Vostre iniziative".

Il congresso è patrocinato dal Consiglio Nazionale Forense, dall’Organismo Congressuale Forense, dall’Unione Triveneta, dalla Provincia Autonoma di Trento, dal Comune di Trento e dall’Università di Trento.