Il Consiglio dei ministri, su proposta del ministro per gli Affari europei Vincenzo Amendola, del ministro della Giustizia Alfonso Bonafede e del ministro della Salute Roberto Speranza, ha approvato, in esame preliminare, un decreto legislativo di attuazione della direttiva (Ue) 2018/958 del Parlamento europeo e del Consiglio relativa a un test della proporzionalità prima dell'adozione di una nuova regolamentazione delle professioni. La direttiva mira a garantire il corretto funzionamento del mercato interno ed evitare restrizioni sproporzionate allaccesso alle professioni regolamentate o al loro esercizio. In particolare, si disciplinano in modo più omogeneo e chiaro le valutazioni di proporzionalità che gli Stati membri devono effettuare prima dellintroduzione di nuove regolamentazioni delle professioni, o per la modifica di regolamentazioni esistenti e si prevede che tali valutazioni siano svolte da un organo indipendente, al fine di salvaguardarne leffettività e limparzialità. La direttiva «mira a stabilire le norme per le valutazioni della proporzionalità che gli Stati membri devono effettuare prima dellintroduzione di nuove regolamentazioni delle professioni, o per la modifica di regolamentazioni esistenti, al fine di garantire il corretto funzionamento del mercato interno, garantendo nel contempo la trasparenza e un elevato livello di tutela dei consumatori». La direttiva «lascia impregiudicata la competenza degli Stati membri di definire lorganizzazione e il contenuto dei propri sistemi di istruzione e di formazione professionale, e in particolare per quanto riguarda la possibilità di delegare a organismi professionali il potere di organizzare o supervisionare listruzione e la formazione professionale. Non dovrebbero rientrare nellambito di applicazione della presente direttiva le disposizioni che non limitano laccesso alle professioni regolamentate o il loro esercizio, incluse modifiche redazionali, adeguamenti tecnici del contenuto di corsi di formazione o lammodernamento delle regolamentazioni sulla formazione. Qualora listruzione o la formazione professionale consistano in attività remunerate, dovrebbe essere garantita la libertà di stabilimento e la libertà di prestazione dei servizi».