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Giro di vite sulle procure che trattano l’indagato da colpevole: il bis garantista di Cartabia
Prosegue la rubrica “Dillo al Dubbio”. Oggi pubblichiamo un’altra delle tante lettere inviate dai nostri lettori sui disservizi della giustizia e i disagi causati alla professione forense. Potete scriverci a dilloaldubbio@ildubbio.news Leggo che il Ministro della Giustizia ed operatori della Giustizia intervengono con proposte per accelerare i processi civili: si parla di intensificare l'oralità, di modificare questa o quella norma del codice di procedura civile, di intensificare le mediazioni, e simili rimedi, che sono utili solo ad aggravare ed appesantire i processi. Infatti dovrebbero questi operatori spiegare quale utilità possano avere tali proposte quando i Magistrati hanno ognuno di essi i ruoli carichi e sono costretti a fissare le udienze lontane, sia quelle di prima comparizione che di discussione, non potendosi certo pretendere che ogni Magistrato tratti in ogni udienza più di un certo numero di cause e che possa emettere settimanalmente un numero spropositato di sentenze e altri provvedimenti, che siano tali nella forma e nella sostanza. L'unico vero problema è la carenza di Magistrati e lo sa bene il nostro Ministro e gli apparati giudiziari, tanto che sono costretti ricorrere ai servizi dei GOT e degli Ausiliari in Corte di Appello, che certamente danno una mano, ma non possono mai assicurare una Giustizia con la G maiuscola, quale può assicurare un Togato, ma, pur con questi aiuti (a costi minimi per le casse dello Stato), si assiste a fissazioni di udienze presidenziali in materia matrimoniale a distanza di un anno, a rinvii ovunque, quando è il momento di emettere decisione, a distanza anche di anni, ecc. Non capisco pertanto come e perché si continui a fare proposte che tutti sanno bene non essere risolutive dei problemi, invece di provvedere a coprire ed ampliare gli organici della Magistratura. Ma forse la spiegazione è facile: lo Stato non ha intenzione di investire nella giustizia, preferendo ridurne le spese e dirottare altrove le risorse su campi che danno più visibilità e consensi spicci. Per chiudere: che la smettano tutti di dire che tengono ai problemi della Giustizia dando fumo negli occhi con proposte presentate come risolutive, anche se sanno non esserlo. Avvocato Sergio Pizzuto