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Un vero e proprio clic day, quello dello scorso 5 gennaio, primo giorno utile per chiedere l’iscrizione al nuovo albo dei gestori della crisi d’impresa: 100 professionisti ogni ora hanno deciso di inoltrare la domanda e di intraprendere il percorso da futuro curatore e commissario giudiziale.
Partiamo dalle novità introdotte dalla riforma. A seguito delle recenti modifiche al Codice della crisi d'impresa e dell'insolvenza, è stato istituito un nuovo albo per i gestori della crisi, che sarà consultabile e pubblico a partire dal prossimo 1° aprile.
Il Dm 30 dicembre 2022 ha fissato come giorno di inizio per l'iscrizione all'albo dei gestori della crisi d'impresa e dell'insolvenza il 5 gennaio 2023.
Oltre a modalità, requisiti e procedure, il decreto prevede la creazione di una commissione per la valutazione delle domande, formata da rappresentanti degli ordini professionali interessati e da esperti del settore. È inoltre previsto un aggiornamento biennale per mantenere l'iscrizione all'albo, che sarà gestito dalla Scuola superiore della magistratura.
Attenzione: i requisiti di cui all'articolo 358, comma 1, lettera b), devono essere posseduti sia dalla persona fisica responsabile della procedura, sia dal legale rappresentante della società tra professionisti o da tutti i componenti dello studio professionale associato.
Attualmente, le domande per l'iscrizione all'albo sono in corso e saranno disponibili per la consultazione pubblica a partire dal 1° aprile.
Le specifiche tecniche
L’ albo dei gestori della crisi d'impresa avrà una sezione pubblica e una sezione riservata accessibile solo agli utenti autorizzati e conterrà informazioni più dettagliate sui professionisti iscritti, come i loro curriculum e le referenze.
Inoltre, l'albo sarà gestito da una struttura amministrativa che avrà il compito di controllare, modificare e cancellare gli iscritti in base alle norme previste dalla legge.
Quando entra in funzione l’albo?
Con la circolare del 4 gennaio il ministero della Giustizia ha chiarito che fino al 31 marzo 2023 ci sarà una fase di presentazione delle domande di iscrizione all'albo e di valutazione delle stesse da parte dell'ufficio competente. Questo periodo di tempo è stato stabilito per garantire la par condicio per quanto riguarda i tempi di iscrizione all'albo e per offrire ai tribunali un albo adeguatamente popolato, che garantisca la presenza di una pluralità di soggetti incaricabili e la concreta possibilità di applicare il principio di rotazione.
A partire dal 1° aprile, l'albo sarà integrato continuamente. Ciò significa che non ci saranno più scadenze fisse per la presentazione delle domande di iscrizione, ma che potranno essere presentate in qualsiasi momento. In questo modo, l'albo sarà sempre aggiornato e potrà essere utilizzato dai tribunali in qualsiasi momento.
Una differenza sostanziale rispetto al passato. Infatti l’elenco degli esperti della Composizione negoziata della crisi d’impresa (tenuto presso le Cciaa) era condizionato da precise scadenze per la presentazione delle domande, rendendo impossibile il costante aggiornamento.
Nuova opportunità per gli avvocati
La creazione di un albo dei gestori della crisi rappresenta un passo importante per regolamentare e rendere più trasparente l'attività di gestione della crisi d’impresa e costituisce un'opportunità per gli avvocati che vogliono specializzarsi in questo settore, e offrire un contributo importante nella gestione della crisi d'impresa, sia come consulenti legali per le aziende in difficoltà, sia come curatori fallimentari. La loro conoscenza del diritto societario, commerciale e fallimentare, insieme alla loro esperienza nella gestione dei contenziosi, li rende particolarmente adatti a gestire le questioni legali e contrattuali che possono sorgere durante la crisi d'impresa.
Inoltre, l'iscrizione all'albo permette agli avvocati di accedere a nuove opportunità professionali e di ampliare il proprio business, lavorando con aziende di diverse dimensioni e settori.