PHOTO
Incontro tra l'avvocatura di Palermo e quella di Chicago
Le due sponde dell’Atlantico si avvicinano. L’Ordine degli avvocati di Palermo e l’Ordine degli avvocati di Chicago hanno formalizzato un accordo di gemellaggio, sottoscritto dal presidente del Coa palermitano, Dario Greco, rappresentato da Michele Calantropo (responsabile della Commissione Relazioni internazionali del Coa) e John Sciaccotta (presidente della Chicago Bar Association.
A fare da cornice all’intesa il Palazzo dei Normanni del capoluogo siciliano. La cerimonia di firma si è svolta alla presenza del sindaco di Palermo, Roberto Lagalla. Un momento importante per tutta l’avvocatura isolana che ha dato il via al programma di lavori del “Cle in Sicily 2025”, con il coinvolgimento di magistrati, avvocati e rappresentanti delle istituzioni forensi di Italia e Stati Uniti. Nel corso di due giornate studio e formazione è stato possibile confrontarsi sui temi del diritto e della giustizia.
L’accordo di gemellaggio tra le avvocature di Palermo e di Chicago prevede la creazione di una collaborazione stabile e strutturata tra i due Ordini. «Una partnership – commenta il presidente del Coa di Palermo, Dario Greco - finalizzata a promuovere scambi culturali e professionali tra avvocati e praticanti dei due Paesi con l’organizzazione di seminari, convegni e corsi di formazione condivisi. Inoltre, l’intesa appena sottoscritta intende approfondire la conoscenza reciproca dei sistemi giuridici, statunitense e italiano, con particolare attenzione all’etica forense, ai diritti e ai doveri dell’avvocato, senza tralasciare lo sviluppo di progetti comuni di analisi giuridica e di studio comparato tra le due realtà. L’obiettivo è anche quello di partecipare congiuntamente ad attività promosse da organismi internazionali, soprattutto in ambito europeo, e facilitare scambi di documentazione e informazioni utili alla crescita professionale degli iscritti».
Il Coa di Palermo è impegnato da tempo a dialogare con le avvocature di altri Paesi e di altri continenti. «Si tratta di un’occasione di crescita umana e professionale», dice l’avvocato Michele Calantropo. In merito alla collaborazione avviata con la Chicago Bar Association, il presidente Greco sottolinea alcuni punti fondamentali: «La firma del gemellaggio rappresenta un passo significativo nella costruzione di un ponte di valori, esperienze e conoscenze tra le due comunità forensi, nel solco di un comune impegno per la difesa dei diritti fondamentali, la promozione della cultura giuridica e il rafforzamento dello Stato di diritto. Con questo accordo, Palermo e Chicago rafforzano il loro ruolo di città simbolo della lotta alla criminalità organizzata e della promozione internazionale dei diritti umani e della giustizia».
Durante le due giornate di studio, che hanno caratterizzato la sottoscrizione dell’accordo, sono stati affrontanti numerosi temi, tra cui la disciplina delle condotte degli avvocati, le differenze tra i procedimenti giudiziari in Italia e negli Stati Uniti e l’utilizzo dei metodi alternativi di risoluzione delle controversie ( Adr). È stata dedicata pure una sessione di alto valore civile e simbolico: il confronto sulla lotta alla criminalità organizzata e sulla storica esperienza palermitana nella repressione del fenomeno mafioso. Sono intervenuti il presidente del Tribunale di Palermo, Piergiorgio Morosini, l’ex Sindaco di Palermo, Leoluca Orlando, e il Sostituto procuratore Giorgia Righi.