In occasione del suo 70° anniversario, la Corte di giustizia dell’Unione europea ha deciso di attribuire ufficialmente nuove denominazioni alle parti più recenti del suo complesso edilizio che fino ad oggi erano ancora designate da lettere. A partire dall’edificazione del primo nucleo dell’edificio della Corte di giustizia dell’Unione europea, avvenuta agli inizi degli anni 70, la Corte ha conosciuto diverse estensioni. I precedenti edifici erano stati denominati Erasmus e Thomas More e, in occasione dei 70 anni della Corte, anche gli altri edifici hanno ricevuto una denominazione ufficiale facendo riferimento ai valori che la CJEU difende e rappresenta.

Le torri A, B, C e l’annesso C sono ora denominati: Comenius, Montesquieu, Rocca e Themis. Tra questi nomi ci sono i nomi di un Avvocato (Montesquieu) e di una Avvocata (Giustina Rocca), vissuta a Trani a cavallo del 1500.

Questa è la motivazione ufficiale, tratta dal Comunicato Stampa della Corte: “La torre C si chiama ora Rocca. Giustina Rocca è considerata la prima avvocata della storia. Il suo nome è passato alla storia grazie a un lodo arbitrale reso l’8 aprile 1500 nell’ambito di una controversia che era stata incaricata di risolvere. Alla corte del governatore veneziano di Trani, Giustina Rocca pronuncia il lodo arbitrale in lingua volgare – anziché in latino secondo gli usi dell’epoca – per renderlo comprensibile al pubblico venuto per assistere alla pronuncia. Convoca poi la parte soccombente affinché questa le versi gli onorari d’uso, sottolineando così, in un’epoca in cui le donne non avevano accesso né all’istruzione né all’esercizio delle professioni giuridiche, la sua volontà di essere trattata al pari degli uomini che disponevano di tali prerogative. Denominando Rocca la sua torre più alta, la Corte di giustizia dell’Unione europea ricorda il suo attaccamento all’accessibilità al diritto e alla giustizia da parte di tutti e ribadisce, facendo eco alla propria giurisprudenza, il suo impegno a favore delle pari opportunità”.

Da qualche giorno il nome di Giustina Rocca è associato alla torre più alta della Corte di Giustizia dell’Unione Europea, e si affianca (unica donna, accanto alla divinità greca Themis) ai nomi di Erasmo da Rotterdam, Tommaso Moro, Comenius e Montesquieu in rappresentanza dei “valori comuni”, enunciati nell’articolo 2 del Trattato di Lisbona. Questa dedica è un omaggio alla tradizione giuridica del nostro Paese, alla nostra Avvocatura, alle nostre donne che, sin da tempi remoti, hanno voluto “essere trattate al pari degli uomini”. Ringraziamo la Corte di giustizia dell’Unione europea e l’ispiratore di questa bellissima iniziativa per l’inaspettata e graditissima sorpresa.