La Corte di Cassazione ha recentemente emesso una sentenza, la numero 25573 del 2023, in cui affronta la questione degli onorari degli avvocati quando si tratta di successioni complesse, e ha chiarito il diritto dei legali di richiedere il pagamento ai diversi eredi, anche quando l'incarico è stato conferito da uno solo di essi. La sentenza in questione è stata emessa dalla seconda sezione civile della Corte di Cassazione che ha accolto solo in parte il ricorso presentato da un libero professionista avverso la decisione di merito.

Il caso in questione riguardava un avvocato che aveva rappresentato gli eredi di una sua cliente deceduta in un giudizio amministrativo regionale. La disputa verteva sull'impugnazione di una variante al piano regolatore generale locale, che aveva causato la privazione dell'edificabilità di un immobile appartenente all'asse ereditario. Il legale aveva chiesto il pagamento del proprio onorario tramite un decreto ingiuntivo agli eredi, ma due di loro si erano opposti sostenendo che l'incarico era stato conferito solo dalla defunta e che non erano obbligati a pagare.

Inizialmente, il collegio di secondo grado aveva sostenuto la posizione degli eredi opponendosi all'avvocato, sostenendo che, poiché avevano accettato l'eredità solo successivamente, non erano parte del rapporto professionale e, quindi, non dovevano pagare gli onorari dell'avvocato. Questa decisione si fondava sul presupposto fondamentale che il diritto a richiedere un compenso da parte di un professionista si fonda sull'avvenuto conferimento dell'incarico da parte del cliente.

Tuttavia, la Cassazione ha adottato un approccio differente al caso. Secondo la Corte, anche se l'incarico professionale era stato conferito solo dalla defunta cliente, essa era anche la titolare dei poteri di amministrazione e conservazione dell'asse ereditario, agendo nell'interesse degli altri eredi. Inoltre, considerando la scadenza imminente del termine per la presentazione della domanda davanti al giudice amministrativo, era stato necessario costituire immediatamente il rapporto professionale per intraprendere le azioni finalizzate alla conservazione del valore dei beni ereditari.

Di conseguenza, la Corte di Cassazione ha concluso che l'avvocato aveva legittimamente il diritto di ricevere il pagamento dei propri onorari da parte di tutti gli eredi, nonostante l'incarico fosse stato conferito solo dalla defunta cliente. La questione è ora stata deferita a un'altra corte d'appello per ulteriori considerazioni, aprendo così la strada a una riflessione più approfondita su questo importante principio legale.