Una delegazione dell'Associazione italiana giovani avvocati (Aiga), guidata dal presidente Francesco Paolo Perchinunno, ha avuto l'onore di partecipare oggi a un'udienza generale in Vaticano. Un incontro straordinario che ha fatto convergere il mondo legale con quello spirituale, con l'intento di porre in risalto un tema cruciale, la crisi carceraria italiana.

A margine dell'udienza, il presidente Perchinunno ha avuto il privilegio di intrattenere una breve conversazione con il Santo Padre, Papa Francesco. Questa preziosa occasione è stata sfruttata dai giovani avvocati per portare alla luce la drammatica situazione delle carceri italiane, un tema profondamente sentito da Papa Francesco.

Con forza e determinazione, il presidente Perchinunno ha affermato: «Non lasciamo che la luce si spenga sulle condizioni dei detenuti e sul sovraffollamento che affligge le nostre carceri». Queste parole rispecchiano l'urgenza di affrontare il problema delle condizioni spesso inadeguate all'interno del sistema penitenziario italiano. Negli ultimi mesi, l'Aiga ha compiuto numerose visite presso le strutture carcerarie e si impegnerà a continuare a vigilare e a lottare per apportare miglioramenti significativi.

«Siamo grati al Santo Padre - ha concluso il presidente di Aiga - per averci concesso udienza e per essere sempre attento ai grandi temi della Giustizia. È stata un’emozione grandissima. Papa Francesco ci ha regalato un momento che difficilmente dimenticheremo. La sua immancabile ironia e la sua attenzione reale ai temi della giustizia e dell’emergenza carceri rafforzano il nostro impegno e alimentano le nostre passioni. È stata davvero una gioia per tutti noi».

Ma c'è stato anche spazio per un momento leggero. Papa Francesco ha scherzato sull'immagine degli avvocati, citando una frase di suo nonno che li definiva “cugini del diavolo”. Ha poi condiviso un aneddoto divertente in cui un gatto e un avvocato erano caduti insieme in un pozzo, ma entrambi, grazie alle loro affilate unghie, erano riusciti a uscirne indenni. Il Pontefice ha poi rivolto parole di sostegno e incoraggiamento agli avvocati presenti, riconoscendo la loro missione di custodi della gente e della giustizia: «A volte vi tocca il ruolo più difficile, ma bisogna andare avanti, sempre, per cercare l'armonia e risolvere i conflitti».

Questa straordinaria esperienza di incontro tra l'Associazione italiana giovani avvocati e Papa Francesco rappresenta un momento di profonda importanza nella lotta per affrontare le sfide delle carceri italiane. Evidenzia altresì quanto sia fondamentale la collaborazione tra professionisti legali e leader spirituali nella ricerca di soluzioni per le questioni più urgenti della società. In tempi difficili come quelli che stiamo vivendo, il dialogo tra professionisti legali e figure spirituali offre un'ispirazione preziosa per perseguire la giustizia, la compassione e la solidarietà, superando le barriere religiose, professionali e culturali.