Giovedì la premier Giorgia Meloni sarà al Parco Verde di Caivano, la cattedrale del degrado a nord di Napoli teatro dell’ultimo orribile caso di violenza sessuale: la serie di stupri che due cuginette minorenni, di appena 12 e 10 anni, hanno subito per mesi. A confermare la visita della presidente del Consiglio è il parroco della disperata area residenziale (realizzata per ospitare gli sfollati del terremoto dell’80), don Maurizio Patriciello: “Sono certo che Meloni porterà proposte concrete”, ha detto il sacerdote.
A mobilitarsi contro l’orribile violenza su donne spesso giovanissime è anche l’avvocatura, e in particolare la Commissione Pari opportunità del Consiglio nazionale forense, che in una nota esprime innanzitutto «apprezzamento per il recente comunicato congiunto dei Comitati Pari opportunità (Cpo) degli Ordini Forensi italiani», e sottolinea «l’importanza dell’attenzione dedicata agli ultimi orrendi casi di stupri di massa avvenuti a Caivano e Palermo. La Commissione del Cnf», prosegue la nota, «intende evidenziare il ruolo fondamentale svolto dall’avvocatura nella lotta alla violenza contro le donne: non solo con la difesa tecnica, ma anche con un impegno costante nella formazione specifica per garantire la massima tutela alle vittime al fine di evitare fenomeni di vittimizzazione secondaria e di prevenire la reiterazione della violenza». La Commissione Pari opportunità del Cnf sottolinea ancora che «questa formazione, rivolta agli iscritti, mira non solo a fornire una difesa legale, ma anche a contribuire al recupero degli autori di violenza, promuovendo così la cessazione degli abusi». E in questo senso, si segnala, «per il ruolo sociale dell’avvocatura, la Commissione Pari opportunità del Cnf intende intensificare ulteriormente le attività di formazione ed educazione sociale, grazie anche a collaborazioni con istituzioni, associazioni e cittadini, e attraverso l’organizzazione di tavoli di lavoro, corsi di formazione e interventi nelle scuole. Questa iniziativa», conclude la nota, «si allinea con i progetti di educazione alla legalità promossi dal Cnf, dimostrando l’impegno dell’avvocatura nel promuovere una società più giusta e consapevole».