PHOTO
Dopo l’inaugurazione dell’anno giudiziario del Cnf, e l’ampia convergenza che in quell’occasione è stara registrata fra la relazione di Maria Masi, presidente della massima istituzione dell’avvocatura, e la guardasigilli Marta Cartabia, è emerso con maggiore chiarezza un particolare tratto della riforma ordina mentale: la volontà (comune a governo e Parlamento) di favorire una “governace duale” dell’ordine giudiziario, o comunque una compartecipazione forte della classe forense quale interlocutore dialettico della magistratura. È un obiettivo che proprio il Cnf persegue da tempo e sul quale dopodomani proverà a tastare il polso di tutti i maggiori player della discussione: è in programma appunto per giovedì, dalle 15 alle 17, presso la sede del Cnf in via del Governo vecchio, una tavola rotonda dal titolo “La riforma dell’ordinamento giudiziario e il ruolo dell’avvocatura”. L’incontro ha tutta l’aria di poter fare ulteriore chiarezza sulla sostenibilità di un nuovo assetto “duale” della giustizia. Lo segnala la qualità e il livello dei relatori. A introdurre i lavori, che potranno essere seguito anche a distanza, sarà Arturo Pardi, il consigliere Cnf che nell’istituzione forense coordina la commissione deputata ai rapporti con il Consiglio superiore e i Consigli giudiziari. La tavola rotonda sarà moderata dal consigliere Cnf Francesco Caia. Vi saranno rappresentati: l’avvocatura, con la presidente del Cnf Maria Masi; lo steso Consiglio superiore della magistratura, con il vicepresidente David Ermini; il governo, cin il sottosegretario alla Giustizia Francesco Paolo Sisto, vale a dire la figura che, per via Arenula, segue direttamente l’esame della riforma Parlamento; lo stesso Parlamento con il deputato (e tesoriere) Pd che è uno dei relatori del ddl in commissione Giustizia, Walter Verini; quindi l’opposizione politica, con il responsabile Giustizia di Fratelli d’Italia Andrea Delmastro Delle Vedove; fino a colui che rappresenta, per così dire, i principali destinatari della riforma ordina mentale, cioè il presidente dell’Associazione nazionale magistrati Giuseppe Santalucia. Attori protagonisti ed espressioni di primissimo piano delle diverse parti in causa, che daranno uno spessore notevole al confronto.Va segnalato come l’evento sia stato inserito dal Cnf tra quelli validi ai fini della formazione professionale: saranno garantiti 2 crediti validi nelle materie obbligatorie sia a coloro che potranno seguire il dibattito in presenza (nella sala Aurora di Palazzo Boncompagni Corcos dove, per ragioni di sicurezza, non è possibile ospitare che alcune decine di persone) sia agli avvocati che invece parteciperanno in modalità “Fad” (formazione a distanza) dalla piattaforma www.formazioneavvocatura.it, com iscrizione a questo link. Sara in ogni caso possibile assistere da remoto all’evento, senza iscriversi sulla piattaforma per la formazione e ovviamente senza conseguire crediti, anche attraverso il sito www.consiglionazionaleforense.