L’avvocatura piange Gianmarco Cesari: aveva 63 anni ed è morto all’ospedale di Perugia giovedì scorso. I funerali si svolgeranno oggi pomeriggio nella chiesa di San Giovanni Battista, a Marsciano, in provincia di Perugia. L’avvocato Cesari si divideva tra il capoluogo umbro e Roma. Era molto conosciuto per l’instancabile lavoro al fianco dell’associazione dei familiari vittime della strada. Proprio per il suo impegno contro i decessi sulle strade veniva spesso ospitato nelle più importanti trasmissioni televisive. Recentemente, inoltre, Cesari ha promosso una proposta di legge alla Regione Umbria per istituire un registro aggiornato degli incidenti e dei feriti sulle strade e per attuare le migliori strategie di contrasto alle morti su strada.

Interpellato, qualche settimana fa, in occasione dell’incidente di Casal Palocco nel quale ha perso la vita un bambino di cinque anni, Cesari ha auspicato un inasprimento delle pene per i casi di omicidio stradale.

Antonino Galletti, consigliere del Cnf ed ex presidente del Coa di Roma, ricorda Cesari con tristezza e commozione. «Gianmarco – dice al Dubbio Galletti – è stato un collega che ha dato lustro all’avvocatura e a quella romana in particolare. Da sempre vicino alla posizione dei più fragili e delle vittime, ha lavorato a lungo per il riconoscimento della fattispecie dell’omicidio stradale ed è stato docente e relatore in svariati eventi, che hanno formato intere generazioni di avvocati».

L’avvocato Luigi Viola, esperto in giustizia predittiva e IA, piange «un grandissimo amico: prima che un giurista impeccabile – ricorda Viola -, attento ai dettagli, rispettoso della sacralità della toga, Gianmarco Cesari è stato una persona buona, sempre disponibile, mai arrabbiata. Non conosco il numero esatto di tutte le battaglie combattute insieme, ma era unica la sua determinazione a favore delle vittime degli incidenti stradali».