Il 15 e il 16 febbraio giungeranno a Bologna avvocati da tutti i Fori per confrontarsi su una serie di temi che riguardano la professione forense e l’organizzazione delle attività degli Ordini. Appuntamento presso il “Centro San Domenico”. L’iniziativa, denominata “Esperienze a confronto 2024”, è organizzata dal Consiglio nazionale forense e dalla Fondazione dell’avvocatura italiana. Nel capoluogo emiliano giungeranno circa 400 rappresentanti dei Coa.

Sono previste cinque sessioni di lavoro (la prima oggi pomeriggio a partire dalle 15) in cui si affronteranno tante questioni come, per esempio, la deontologia, la formazione continua, l’aggiornamento professionale e l’organizzazione delle attività all’interno dei Consigli degli Ordini.
A fare gli onori di casa il professor Flavio Peccenini, presidente del Coa Bologna. «Ricordo – dice al Dubbio - le prime esperienze di confronto risalenti ad una decina di anni fa. Credo che iniziative come quella di oggi e domani siano le più utili in assoluto per la nostra professione. Se non ci si confronta non si va da nessuna parte. Senza confronto si rischia di diventare delle monadi».
Presenteranno le “esperienze a confronto” Francesco Greco (presidente del Consiglio nazionale forense e della Fondazione dell’avvocatura italiana), Patrizia Corona (vicepresidente Cnf), Francesco Napoli (vicepresidente Cnf), Giovanna Ollà (consigliere segretario Cnf), Donato Di Campli (tesoriere Cnf). L’introduzione dei lavori sarà affidata a Vittorio Minervini (componente del Cnf e vicepresidente della Fondazione dell’avvocatura italiana).
«Le due giornate in programma a Bologna – afferma il presidente del Cnf, Francesco Greco – hanno assunto il carattere dell’appuntamento fisso. È una iniziativa molto importante per l’avvocatura italiana, un’occasione preziosa di confronto su tanti temi e aspetti della nostra professione. A riprova dell’attenzione rispetto a quanto si affronterà l’elevato numero dei colleghi che giungeranno a Bologna».
Analogo il parere del vicepresidente della Fai, Vittorio Minervini. «L’iniziativa del Cnf e della Fondazione dell’avvocatura italiana – commenta – consentirà di mettere a confronto le varie esperienze che i diversi Consigli dell'Ordine hanno svolto e svolgono sul territorio, cercando di armonizzare tutte quelle attività che hanno anche un carattere burocratico. Sono certo che a Bologna ci sarà una importante occasione di dialogo su tanti temi che stanno a cuore dell’avvocatura. Non a caso è prevista la partecipazione di colleghi di tutti i Consigli degli ordini d'Italia. I numeri delle iscrizioni sono infatti molto confortanti».
La prima sessione di lavoro sarà dedicata ai procedimenti amministrativi dei Coa (verbali e delibere), all’accesso agli atti, civico e documentale, agli obblighi in materia di pubblicazione dei dati e di tutela della riservatezza, al deposito degli accordi di negoziazione assistita e al rilascio delle copie conformi. I lavori saranno coordinati da Giovanni Berti Arnoaldi Veli (componente del Cnf e tesoriere della Fai). Sono previsti gli interventi di Giovanna Ollà (Cnf), Antonino Galletti (Cnf, coordinatore Commissione diritto amministrativo e componente del comitato direttivo della Fondazione italiana per l’innovazione forense), Nicola Cirillo (Ufficio studi Cnf, responsabile prevenzione, corruzione e trasparenza del Consiglio nazionale forense) e Donato Di Campli (tesoriere Cnf).
Alle 17 inizierà la seconda sessione di lavoro. Tra i temi l’accesso alla professione (pratica forense, tirocinio professionale ed esame di Stato), iscrizione, cancellazione, sospensione e reiscrizione nell’albo e nei registri. Il coordinamento dei lavori sarà affidato a Biancamaria D’Agostino (componente del Cnf e del Comitato direttivo della Fai). Interverranno Enrico Angelini (Cnf, componente del Comitato direttivo della Scuola superiore dell’avvocatura, referente per le Scuole forensi), Federica Santinon (Cnf, componente Comitato direttivo della Fondazione italiana per l’innovazione forense), Giovanni Berti Arnoaldi Veli (Cnf, tesoriere della Fondazione dell’avvocatura italiana).
«Credo – commenta l’avvocato Giovanni Berti Arnoaldi Veli – che non ci sia occasione migliore dell’iniziativa in programma oggi e domani per mettere a confronto una serie di esperienze tali da agevolare l’attività quotidiana all’interno di ciascun Ordine. Ci soffermeremo, infatti, su alcuni temi con specifici focus che hanno una comune caratteristica: quella di avere delle ricadute molto concrete e pratiche sull'attività amministrativa degli ordini».