«Sono in corso presso il ministero della Giustizia le procedure per la costituzione dell’Osservatorio nazionale sull’equo compenso, previsto dall’articolo 10 della legge 21 aprile 2023 n. 49, in collaborazione con il ministero del Lavoro e il ministero delle Imprese e del Made in italy».

A segnalarlo è una nota di via Arenula, in cui si informa che «il decreto di nomina dei componenti - a firma del ministro Carlo Nordio - è atteso a breve. L’Osservatorio», prosegue il comunicato, «sarà chiamato a raccogliere le istanze delle libere professioni in ordine alla corretta determinazione e applicazione dell’equo compenso». L’annuncio del ministero della Giustizia relativo alla legge fortemente voluta dall’avvocatura ( e innanzitutto dal Cnf) è accolto con «grande soddisfazione» dalla deputata di FdI Marta Schifone, responsabile Professioni nel partito della premier. Quella introdotta nella scorsa primavera è, ricorda

la parlamentare, «una legge a prima firma Giorgia Meloni che restituisce dignità e giustizia al mondo libero professionale. Professionisti, per lo più giovani, travolti dalla cannibalizzazione del mercato del lavoro e dalla susseguente proletarizzazione, anche e soprattutto a causa dell’abolizione delle tariffe ad opera dei governi di sinistra, che oggi si concentrano solo su uno strumento propagandistico come il salario minimo. Il governo Meloni chiude il cerchio segnalando la totale attenzione a tutti i comparti del mercato del lavoro», rivendica Schifone, «con noi al governo non esistono più lavoratori di serie A e di serie B».