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Diritto di difesa calpestato in El Salvador, Stato del Centroamerica che sta collaborando con Washington per l’accoglienza degli immigrati clandestini espulsi dagli Stati Uniti. L’avvocata Ruth Eleonora Lopez, 47 anni, molto conosciuta in patria per l’impegno professionale in materia di immigrazione, è stata arrestata dopo aver denunciato diversi fenomeni di corruzione nel governo di Nayib Bukele.
Lopez assisteva più di duecento cittadini venezuelani, deportati dagli Stati Uniti e reclusi in El Salvador. A comunicare l’arresto dell’avvocata è stata l’organizzazione per i diritti umani Cristosal con la quale Lopez lavora da diverso tempo come responsabile dell’unità anticorruzione e giustizia. L’avvocata è stata fermata su richiesta della procura di San Salvador con l’accusa di peculato.
In un post su X, in base alla ricostruzione fatta dall’autorità giudiziaria, Lopez ai tempi della collaborazione come consigliera dell’ex presidente del Tribunale Supremo Elettorale, Eugenio Chicas (arrestato a febbraio con l’accusa di arricchimento illecito), avrebbe sottratto fondi dalle casse dello Stato. L’arresto di Lopez è avvenuto in un clima di tensione due giorni dopo la denuncia da parte dello studio legale “Grupo Ortega” di torture fisiche e psicologiche ai danni di alcuni migranti venezuelani. Secondo il quotidiano salvadoregno “Diario El Mundo”, Lopez è stata una delle «voci più critiche del governo guidato da Nayib Bukele». Alla fine dello scorso anno, la Bbc ha inserito Ruth Eleonora nella classifica delle 100 donne più influenti al mondo.
«Abbiate un po' di decenza, un giorno tutto questo finirà. Non potete permettervi di fare una cosa del genere», avrebbe detto Lopez all’arrivo dei poliziotti giunti a casa sua per arrestarla nella tarda serata di domenica. La ricostruzione è del giornale “El Diario de Hoy” che ha riportato un’altra dichiarazione dell’avvocata: «L’unica ragione del mio arresto è che difendo i diritti umani e lavoro per una Ong considerata scomoda per il governo. Questo è l’unico problema. Non c'è nulla da spiegare. Vengo accusata di appropriazione indebita, corruzione, quando sono io a indagare sulla corruzione nel mio Paese».
«Ruth è una delle voci più visibili e credibili a livello internazionale», ha detto alla Bbc Mundo il direttore esecutivo di Cristosal, Noah Bullock. «Con l’arresto della nostra avvocata – ha aggiunto -, il governo ha deciso di assumersi la responsabilità politica di inviare il messaggio per cui non tollererà voci critiche». Inoltre, Cristosal esprime preoccupazione per le sorti di Ruth, poiché al momento non si conosce il luogo della detenzione.
Secondo i vertici della Ong, l’arresto di Lopez è avvenuto in un momento molto delicato per El Salvador considerato «il crescente rischio che affrontano i difensori dei diritti umani, in un contesto di indebolimento istituzionale e repressione». Cristosal assiste anche le famiglie dei detenuti nell’ambito della guerra contro le gang avviata da Bukele già da qualche anno e sta elaborando un database sui migranti venezuelani incarcerati da due mesi in una struttura di massima sicurezza in El Salvador.
Di recente è stata creata un’applicazione online grazie alla quale i familiari dei prigionieri venezuelani possono inviare informazioni per ricostruire il viaggio della speranza negli Usa. I dati raccolti hanno rilevato che il 78% dei cittadini venezuelani è emigrato negli Stati Uniti in cerca di «migliori opportunità economiche», il 35% «per fuggire dalla violenza» e il 9% «a causa di persecuzioni politiche».
La mobilitazione per Lopez è partita immediatamente. Alcune organizzazioni internazionali per i diritti umani, tra cui Amnesty International, Human Rights Watch e l'Ufficio di Washington per l'America Latina (WOLA), hanno condannato l’arresto. «Chiediamo alle autorità salvadoregne - si legge in un comunicato congiunto - il rilascio immediato di Ruth Lopez e sollecitiamo il governo affinché si garantiscano l’integrità fisica e il diritto al giusto processo».
Nel documento, firmato anche dal Centro per la Giustizia e il Diritto Internazionale (CEJIL) e da Robert F. Kennedy Human Rights, viene lanciato un allarme: «L’autoritarismo in El Salvador è aumentato con il presidente Nayib Bukele, il quale avrebbe minato le istituzioni e lo Stato di diritto». Il presidente salvadoregno è considerato un alleato prezioso da Donald Trump nel contrasto all’immigrazione clandestina. La madre di Lopez, Eleonora Alfaro,ha chiesto che venga fatta chiarezza sui motivi dell’arresto. «Esigo la libertà di Ruth – ha affermato nel corso di una conferenza stampa - e la esigo da Nayib Bukele, perché è lui il responsabile di tutto questo».