Tra le funzioni dell’avvocatura, e tra quelle che sanciscono in particolare il rilievo anche costituzionale della professione forense, vi è la tutela giuridica dei beni culturali. Cioè di quella che, in un Paese come l’Italia, rappresenta la principale ricchezza.

È un tema di grande interesse ma forse sottovalutato, al quale oggi sarà dedicato un evento di notevole spessore a Firenze: un convegno dal titolo “Il tesoro nascosto. Redditività economica del patrimonio culturale italiano e strumenti di tutela”, che si terrà a partire dalle 15 presso la Villa Medicea Lorenese del Poggio Imperiale, nella Sala Rosa.

A promuovere l’iniziativa, valida anche per il riconoscimento dei titoli formativi, sono la Camera civile di Firenze e la Fondazione per fondazione forense del Coa del capoluogo toscano. Ci saranno interventi sui diversi profili di diritto legati al patrimonio culturale, con conclusioni affidate al Capo dell’Ufficio legislativo del ministero della Cultura, Antonio Leo Tarasco.

Si partirà con i saluti dei vertici delle due rappresentanze forensi promotrici: la presidente dei civilisti fiorentini Francesca Cappellini e il numero uno della Fondazione dell’Ordine degli avvocati Luca Bisori. Seguiranno gli interventi di cinque relatori, coordinati da Pier Francesco Lotito, ordinario di Diritto pubblico all’Università di Firenze: Giuseppe Caglia, avvocato del Foro fiorentino, parlerà di “Diritto di riproduzione dei beni culturali, quadro giuridico e norme di riferimento”; il consigliere di Cassazione Antonio Mondini terrà la relazione su “La tutela risarcitoria del diritto sulle immagini del patrimonio culturale pubblico”; Marco Smiroldo, viceprocuratore generale della Corte dei Conti, si occuperà de “La responsanbilità amministrativa nella tutela e gestione dei beni culturali”; la relazione dell’avvocata del Foro di Firenze Laura Turrini riguarderà “La registrazione dei marchi degli Enti Museali”, mentre quella di Paola Bompani, dottore commercialista, illustrerà la “Fiscalità delle donazioni private e pubbliche”. Fino alle 18, orario in cui sono previste le conclusioni del professor Tarasco.