Importanti novità per i debiti rientranti nei carichi affidati all’Agente della riscossione. Il Comitato dei delegati di Cassa Forense ha disposto con una delibera di applicare le norme sulla definizione agevolata delle somme iscritte a ruolo dal 2000 al 2021, in base alla Legge 197/2022. La platea dei soggetti interessati è di circa 81mila iscritti.
«L’adesione alla definizione agevolata – si legge in una nota di Cassa forense -, che sarà sottoposta al vaglio dei Ministeri vigilanti, avverrà comunque con salvaguardia di quanto dovuto a titolo di capitale e sanzioni amministrative». Nella delibera del Comitato dei delegati di Cassa forense si evidenziano i benefici della soluzione proposta, in quanto «la definizione agevolata delle somme iscritte a ruolo per sanzioni civili e interessi nel periodo 2000-2021, in caso di adesione totale da parte dei contribuenti, comporterebbe una diminuzione del carico esattoriale di circa 159 milioni di euro, a fronte di un carico residuo di circa 709 milioni di euro».
Inoltre, a fronte della rinuncia, le procedure di incasso del carico residuo potrebbero essere enormemente accelerate con salvaguardia di quanto dovuto a titolo di capitale e sanzioni amministrative. La normativa di riferimento, come evidenzia il Comitato dei delegati, si prefigge di perseguire un significativo risultato anche in termini di “pace sociale” e definizione bonaria del contenzioso in essere. La stima di Cassa Forense riguarda ben 2mila cause pendenti aventi ad oggetto contributi e/o sanzioni.
Le domande di definizione agevolata dovranno essere inoltrate all'Agente della riscossione, entro e non oltre il 30 aprile 2023, con le modalità telematiche che lo stesso Agente pubblicherà sul proprio sito internet. «Con separata delibera – aggiunge Cassa forense - si è ritenuto di non aderire allo stralcio automatico delle cartelle sotto i mille euro, considerato anche che tali somme possono rientrare nella definizione agevolata».