«La riformulazione dell’art. 192 sul contributo unificato, accolta dal Governo, è di assoluto buonsenso.
Per prima la Lega aveva segnalato delle criticità, a cui erano seguite anche le rilevazioni negative degli altri gruppi in Commissione Giustizia al Senato. Lo abbiamo detto e abbiamo raggiunto il risultato:
no a norme che rischiano di limitare l’accesso alla giustizia, che invece deve essere garantito a tutti e non condizionato da adempimenti fiscali». Così il senatore leghista,
Andrea Ostellari, presidente della Commissione Giustizia a Palazzo Madama.
Contributo unificato, il M5S: «Norma cancellata grazie a un nostro emendamento»
«La norma della Legge di Bilancio che prevedeva lo stop all’iscrizione a ruolo in caso di mancato o anche parziale pagamento del contributo unificato è stata cancellata con un nostro emendamento a prima firma di
Arnaldo Lomuti appena approvato in commissione. Siamo riusciti a raggiungere l’obiettivo e siamo soddisfatti, una disposizione che mira al recupero di una tassa non può tradursi in denegata giustizia e questo rischio era più che concreto. Non bisogna pensare solo a chi volutamente intenda non pagare il contributo ma anche ai casi di calcolo errato dell’importo o anche solo a intoppi nelle procedure telematiche di pagamento». «Fermo restando il dovere di tutti i cittadini di rispettare le leggi e versare quanto dovuto alle casse dello Stato, sarebbe stato un errore spostare sugli uffici giudiziari un onere che oggi è in capo all’Agenzia delle Entrate». Così in una nota i senatori M5S nella commissione Giustizia
Grazia D’Angelo, Elvira Evangelista, Felicia Gaudiano, Arnaldo Lomuti, Alessandra Maiorino e Bruna Piarulli.