Scadono a fine novembre 4 bandi della Cassa forense. Due riguardano l'assegnazione di contributi per le spese di organizzazione degli studi legali, di cui il primo, l’ 8/ 2023, è rivolto agli studi privi di personalità giuridica, e l’altro, il 9/ 2023, è destinato agli studi costituiti con personalità giuridica, che includono sia quelli associati, sia quelli in forma societaria.

Entrambi consentono di ottenere un contributo pari al 50% della spesa (al netto dell’Iva) sostenuta tra il 1° settembre e il 30 novembre 2023, per le seguenti tipologie di spese: certificazioni relative alla norma UNI 11871; acquisto di software per la certificazione UNI 11871; acquisto della norma 11871 sul sito dell’Uni; acquisto della licenza d’uso del marchio Uni 11871; formazione per i componenti dello studio; consulenze per l’adozione di modelli organizzativi come previsti dal D. Lgs. 231/ 2001, e il codice etico. L’importo del contributo richiesto non può essere inferiore a 750 euro, né superiore a 5mila.

La domanda va presentata on line dal sito della Cassa, e deve essere accompagnata dalle fatture ( purché datate tra settembre e novembre), per le quali si chiede il contributo del 50%, e per gli studi in forma associata o societaria, va inviato anche l’atto costitutivo. Si ha tempo fino al 30 novembre per inoltrare la richiesta. Le risorse non sono poche, visto che per il bando 8/ 2023 sono stanziati 200mila euro, e per il 9/ 2023 ( destinato agli studi più grandi) 300mila. I contributi verranno erogati fino ad esaurimento delle risorse, e a questo scopo verrà stilata una graduatoria, che, per gli studi privi di personalità

giuridica sarà inversamente proporzionale all’ammontare del reddito netto professionale del richiedente relativo al 2022, mentre per gli studi con personalità giuridica, l’ordine sarà quello di presentazione della domanda.

Sempre il 30 novembre scadono altri 2 bandi, che riguardano entrambi borse di studio. Il primo, il 2/ 2023, è destinato agli orfani titolari di pensione di reversibilità o indiretta erogata dalla Cassa Forense. Per loro sono stati stanziati 350mila euro. In pratica coloro che rientrano in questa categoria, e che sono regolarmente iscritti in un corso che va dalla 1^ elementare all’università, purché con meno di 26 anni ed un Isee inferiore a 30mila euro, e nel caso degli universitari, a condizione di aver superato l’ 80% degli esami del piano di studio, possono ottenere un importo che va da 1.100 euro a 2.800 a seconda del tipo di scuola frequentata.

La domanda, integrata dalla certificazione attestante il possesso dei requisiti, va inviata per raccomandata o per pec. Priorità a chi ha l’Isee più basso. Il secondo bando, il 3/ 2023, è riservato agli studenti universitari figli di iscritti alla Cassa. In questo caso lo stanziamento è decisamente più grande ( 700mila euro), e l’importo della borsa è 2mila euro ( che diventano 1.000 in caso di ottenimento della borsa anche lo scorso anno).

I requisiti sono analoghi a quelli del bando 2/ 2023, a cui si aggiunge l’ulteriore requisito della media dei voti di esame, che non può essere inferiore a 27. Anche in questo caso la domanda ( usando il modello scaricabile dal sito) deve essere corredata da certificazione comprovante il possesso dei requisiti, ma può essere inviata solo via pec.