«Con il voto odierno del Senato si chiude l’iter parlamentare della riforma costituzionale sulla separazione delle carriere. Si apre ora una nuova fase che coinvolgerà direttamente i cittadini, chiamati a esprimersi nel referendum confermativo. È il momento ora di proseguire su questa strada per superare quelle dinamiche correntizie che nel tempo hanno condizionato l’autorevolezza della giustizia e della magistratura». Lo dichiara Francesco Greco, presidente del Consiglio Nazionale Forense, dopo il via libero definitivo in Senato al ddl Nordio. 

Il quarto e ultimo sì alla riforma della giustizia – con 112 voti favorevoli, 59 contrari e 9 astensioni - è l’ultimo passaggio parlamentare, come previsto dalla Costituzione. Poi, in primavera, il referendum confermativo. «L’Italia ha bisogno di una giustizia giusta, con un giudice terzo e imparziale, un pubblico ministero pienamente indipendente, ma sempre nell’ambito della giurisdizione, e con una difesa tecnica forte e autonoma», aggiunge il vertice della massima istituzione forense. Che annuncia: «Il CNF parteciperà al dibattito pubblico in vista del referendum offrendo il contributo tecnico e giuridico dell’Avvocatura, avulso dalle logiche partitiche, affinché il confronto sia informato, equilibrato e rispettoso dei principi costituzionali».